Il Movimento 5 Stelle interviene sulla videosorveglianza e sulla trasparenza degli uffici comunali.

"Come ogni cittadino avrà notato la telecamera è uno strumento sempre più richiesto e necessario per i controlli su sicurezza, spargimento di rifiuti, velocità eccessiva e molte altre situazioni in cui può rendersi utile come deterrente verso comportamenti scorretti.
 
Il Movimento 5 Stelle ritiene che questo strumento vada gestito in trasparenza. Abbiamo quindi rivolto, il 18 dicembre scorso, una richiesta per essere informati su vari punti. Tra questi, specificatamente, abbiamo chiesto “il resoconto dei guasti e malfunzionamenti” e non ci è stato fornito.
 
Nuovamente siamo preda degli uffici comunali e in questo caso particolare del responsabile dell’ufficio tecnico manutentivo, riguardo alla niostra richiesta di informazioni, fatta a dicembre, sulle telecamere presenti sul territorio comunale, il loro utilizzo e i costi.
 
Abbiamo comunque rilevato che è in corso la sostituzione di 8 su 11 telecamere, che sono oggi non funzionanti o inadatte, con nuove telecamere. La sostuituzione non è dato sapere quando verrà ultimata. Intanto si rileva come, da anni ormai, stiamo pagando un servizio inefficace. Ci auspichiamo che stavolta l’ufficio tecnico abbia davvero individuato la soluzione migliore e che esegua d’ora in poi i necessari controlli perché ai cittadini sia garantito il servizio che pagano.
 
La sensazione del Movimento 5 Stelle è che a Pieve a Nievole l’operato dell’ufficio tecnico (controlli, esecuzione di lavori, trasparenza) sia fortemente condizionata dalla amministrazione. Solleciti in tal senso abbiamo rivolto spesso al precedente segretario comunale, che ha sempre minimizzato ma non ha mai fornito chiarimenti convincenti, e anche al nuovo, che a tal proposito ha ricevuto una nostra nota da quasi due mesi ormai, senza averci nemmeno risposto.
 
Ci auspichiamo che tale atteggiamento di poca trasparenza degli uffici, dell’amministrazione e del segretario stesso, possa prima possibile modificarsi per rendere più comprensibile ai cittadini l’operato del Comune; anche quando i soldi pubblici sono stati male impiegati. Se dobbiamo presumere la buona fede infatti, non si capisce perché non si debbano ammettere eventuali errori. Nascondere la polvere sotto il tappeto è un metodo che non invece possiamo approvare".