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PONTE BUGGIANESE
Intervista a Pier Luigi Galligani: "Il nuovo primo cittadino tenga contatti con la gente"

12/5/2018 - 9:18

PONTE BUGGIANESE - Arriva puntuale nella piazza di fronte al Municipio Pier Luigi Galligani, sindaco di Ponte Buggianese, uscendo di corsa dal bar del paese dove ha fatto una breve sosta per un caffè e, come d’abitudine, per salutare i suoi concittadini. “Sono abituato a stare fra la gente – dice – ascoltarla, parlare, confrontarmi con le persone. È il compito della politica”.

Galligani, insegnante, 63 anni, dal 2008 è primo cittadino di Ponte Buggianese. Ci riceve nel suo ufficio in Comune per un’intervista in esclusiva a Valdinievole Oggi che è anche il bilancio conclusivo dei suoi 10 anni da sindaco. Una lunga chiacchierata, interrotta da una telefonata per organizzare la riunione di giunta e una lettura della posta. È uno dei sindaci più esperti ed apprezzati della Valdinievole: sempre affabile, loquacissimo, ha la fama di essere un paziente mediatore con una capacità innata a mettere tutti d’accordo. E il diretto interessato non smentisce: “Ho iniziato da sindaco quando a Ponte Buggianese si viveva una grave disgregazione politica. Nei miei due mandati, invece, c’è stata stabilità, in Consiglio comunale e fra gli assessori. Le divergenze sono state portate a sintesi con una totale condivisione delle strategie e del programma”. 
 
A livello personale come sono stati questi dieci anni? 
Molto intensi, faticosi. Ho sacrificato tempo alla famiglia e ai miei interessi. La soddisfazione è per il lavoro realizzato. Facendo il sindaco ho capito chi sono i veri amici: alcuni mi erano vicini solo perché ne avevano bisogno e si sono allontanati nel momento in cui non li ho accontentati. Al contrario, diverse persone mi hanno dimostrato il loro affetto in modo del tutto inaspettato e sincero.
 
Ci sono errori che non rifarebbe da sindaco? Di cosa è più orgoglioso?
Certamente ho commesso errori di valutazione e, in alcuni momenti, avrei dovuto dare maggiore priorità ad alcune scelte. L’orgoglio più grande è non aver diminuito i servizi alle persone, ma anzi di averli aumentati, in un momento in cui l’Italia è stata attraversata da una crisi economica profonda. Inoltre, è stato risanato il bilancio comunale: al nostro arrivo abbiamo trovato 6.5 milioni di euro di mutui, un deficit che abbiamo ripianato quasi completamente. Il nuovo sindaco avrà più risorse da spendere, alcuni progetti già finanziati e tante opere già portate a termine, grazie ai finanziamenti esterni che abbiamo intercettato nel corso degli anni. Penso ad esempio al ciclodromo inaugurato recentemente, alla ristrutturazione della Dogana, agli investimenti nella rete idrica e in favore dell’edilizia scolastica, con la messa a norma ed adeguamento sismico di alcuni edifici; senza contare i numerosi interventi sugli impianti sportivi.
 
Qual è oggi la difficoltà maggiore per chi deve amministrare un Comune?
Occorre che il legislatore metta in condizione i sindaci di lavorare con minor vincoli, ne va dell’autonomia locale e dei risultati per i cittadini. Gli adempimenti sono esagerati, i limiti di manovra troppo stretti e condizionano le scelte. Sembra di viaggiare in automobile con il freno a mano tirato. Anche la carenza di personale è un problema, va garantito perlomeno il turnover. 
 
Siamo in campagna elettorale per elezioni amministrative e sono immancabili le polemiche. Chiariamo un punto: come sta andando la trasformazione del servizio di raccolta rifiuti?
Attualmente siamo al 31% di raccolta differenziata. O troviamo un sistema per aumentare questa quota, oppure non avremo più discariche in cui conferire i rifiuti e l’aumento delle tariffe sarà inevitabile. Le reazioni registrate a Ponte Buggianese sono dovute principalmente al clima elettorale e a chi promuove raccolte di firme per non far pagare la Tari. Questo avrebbe l’unica conseguenza di scaricare sugli altri contribuenti il costo di chi evade la tariffa. 
 
Ma gli aumenti alla Tari sono inevitabili? 
Purtroppo sì e sono dovuti al passaggio al servizio porta a porta. Il vantaggio sarà l'aumento della percentuale della differenziazione, con una diminuzione dei rifiuti ed una applicazione più equa della tariffa: non si pagherà più in funzione dei metri quadrati della casa e del numero di abitanti, indipendentemente dai rifiuti prodotti. La tariffa sarà più puntuale e basata sulla quantità di spazzatura prodotta effettivamente. I vantaggi fiscali andranno a chi differenzia in modo migliore e questo porterà a una quota maggiore di raccolta differenziata. Da giugno partirà una campagna di comunicazione capillare, casa per casa, in cui sarà spiegato il nuovo sistema.

L’inaugurazione della Dogana del Capannone è stato uno dei fiori all’occhiello dell’amministrazione. Ora la struttura ha bisogno di un nuovo impulso? 
Quando la Dogana fu acquisita dal Comune, viste le risorse, si ritenne che ci volessero almeno 20 anni per ristrutturarla completamente e renderla fruibile. Noi l’abbiamo aperta in meno di dieci anni. Adesso va gestita: abbiamo un piano, già deliberato. Il gestore dovrà avere a disposizione un periodo lungo, in modo da veder fruttare l’investimento col tempo. La Dogana, in ogni caso, è tutt’ora attiva per iniziativa dell’amministrazione comunale. Domenica scorsa ha ospitato iniziative importanti con la banda, il Centro commerciale naturale e una mostra fotografica. Manca l’utilizzo come ospitale, per questo la struttura è stata inserita nel percorso come variante della via Francigena. Lo sviluppo della Dogana è legato al turismo, alla promozione del territorio e del Padule di Fucecchio. Dieci anni fa eravamo a 0 da questo punto di vista, oggi siamo al 30% del lavoro. Ovviamente si deve andare avanti. 
 
A proposito di Padule: quale situazione ha trovato e come lascia? 
Il Padule sconta un ritardo oggettivo riguardo agli interventi per l’interramento e la naturalizzazione, che spettano al Consorzio. Le vicende di questo ente non hanno aiutato, anche se nell’ultimo periodo c’è più fiducia grazie all’impegno dell’assessore regionale Federica Fratoni. Abbiamo assistito ad uno scontro continuo fra le componenti che operano in Padule: gli ambientalisti, i cacciatori, i proprietari e così via. La mia amministrazione ha sempre operato per trovare una sintesi fra le parti e, insieme alla Regione Toscana, abbiamo individuato una linea strategica vincente, con la costituzione della Consulta e di punti di confronto fra i portatori di interesse. 
Il Padule dovrà vedere una maggiore responsabilizzazione dei Comuni sul cui territorio insiste l'area e in questo Ponte Buggianese deve continuare ad essere un punto di riferimento importante. 

Lei è anche presidente della Società della Salute, considerata un’eccellenza a livello toscano.
 “Una generazione di sindaci ha lavorato per questo obiettivo e nel gruppo di testa ci siamo noi tre”.

Galligani si ferma e indica una foto sulla scrivania, scattata alla festa de l’Unità di Santomato a Pistoia, dove è ritratto sorridente in una sera d’estate insieme all’ex sindaco di Buggiano Daniele Bettarini e a quello di Larciano, Antonio Pappalardo (scomparso nel 2015), entrambi suoi predecessori alla guida della SDS Valdinievole. 

“Per primi - riparte Galligani - abbiamo capito la necessità di una gestione solidale dei servizi socio-assistenziali. Il gruppo è stato coeso nelle scelte, introducendo un modello vincente. La Società della Salute della Valdinievole è la più organica e la più funzionale in Toscana, come certificano tutti i soggetti terzi. La presa in carico dei pazienti sul nostro territorio è superiore a quella di tutta l’area fiorentina, che ha una popolazione molto maggiore”. 
 
Dalla sua posizione privilegiata di presidente della Conferenza dei Sindaci, come vede il futuro della Valdinievole? Servono infrastrutture, servizi migliori, un’offerta turistica più efficace.
La Valdinievole sconta una tradizione che, per motivi storici, culturali e direi anche antropologici, la porta a privilegiare gli interessi particolari rispetto a quelli generali. I bisogni degli albergatori di Montecatini, ad esempio, non coincidono con quelli degli agricoltori della zona collinare o di pianura: queste differenze sono state coltivate da chi ha condotto le scelte politiche. Si pensi poi al naufragio del raddoppio della ferrovia nel tratto fra Montecatini Terme e Pescia. Potevamo realizzare i lavori, ma l’occasione è stata rifiutata per non ledere alcuni interessi. La Valdinievole risentirà di questa scelta negativa. 

Cosa ha impedito all’Unione dei Comuni di decollare?
Interessi spiccioli e le incertezze dei Comuni più popolosi, che invece avrebbero dovuto fare da traino. Personalmente nutrivo grande fiducia in questo strumento, ma al momento il progetto è fermo.

Parliamo di elezioni politiche e del Partito Democratico. Cosa non ha funzionato?
C’è dispiacere perché la nostra proposta di rinnovamento non è stata accolta dagli italiani, né al referendum costituzionale, né lo scorso 4 marzo. Condivido molto la posizione che il PD ha assunto rispetto al risultato delle elezioni. Alcune decisioni di questi anni sono state gestite male; si pensi alla riforma su  “La buona scuola”: conteneva buoni elementi, ma altri dettati dalla superficialità. Occorre ricostruire con tenacia, riconquistando terreno nelle aree sociali che hanno abbandonato il centrosinistra. Anche a livello locale, bisogna procedere rapidamente con un congresso che elegga un nuovo Segretario provinciale ed individui un gruppo dirigente che promuova il rapporto con il territorio e ne sappia interpretare le istanze.

Dall’11 giugno, il giorno dopo le elezioni amministrative, cosa farà?
Tutti i lavori domestici che in questi anni non ho portato a termine. Io sono per prima cosa un agricoltore, che come professione insegna all’Istituto Agrario. Da settembre ritornerò in cattedra a pieno servizio e già quest’anno ho fatto richiesta per fare il presidente di commissione per l’esame di maturità. Non ho mai abbandonato la scuola, ho solo avuto una riduzione di orario. Poi farò il nonno. Nessuno è indispensabile: farò il sindaco fino all’ultimo secondo, ma dal giorno successivo non starà certo in Comune a controllare l’operato del mio successore. 
 
Chi sarà?
Mi auguro Nicola Tesi, con cui ho condiviso questo percorso. 

Com’è il vostro rapporto?
Buono, anche se dialettico; questo mi sembra il termine più appropriato. Non sempre abbiamo avuto la stessa idea. Ci sono state differenze, ma ogni volta abbiamo raggiunto una sintesi. Nicola si presenta con un programma condiviso, diverso dal precedente, ma che rappresenta l’interesse di tutti i cittadini. Il Ponte di tutti, come dice il motto elettorale. 
 
Quale consiglio darebbe al nuovo Sindaco, chiunque sarà.
Deve essere Nicola, ho la convinzione che sarà lui! Anche perché le altre sono proposte aleatorie, portate avanti da persone inesperte che non conoscono le problematiche del territorio pontigiano ed hanno un approccio ideologico su tematiche quali l’immigrazione o la sicurezza. La questione profughi è stata gestita dalla nostra amministrazione in modo serio, mentre le statistiche delle forze dell’ordine confermano che il problema della sicurezza a Ponte Buggianese non è sostanziale. Il nuovo sindaco dovrà lavorare con perseveranza nell’attuazione del programma e mantenere un rapporto costante con la gente, dicendo anche No quando è necessario e agendo sempre con onestà e trasparenza. Questo è il mestiere di sindaco per come lo intendo io.

 

di Giacomo Ghilardi

 
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16/5/2018 - 14:23

AUTORE:
Alfredo

Non ha fatto nulla per gli immigrati che sono a giro per il comune! Ma Riccardo ha un programma Anche per l'allontanamento di certi sfaticati. Sì rende conto? Lei ha fatto finta di non vedere

15/5/2018 - 22:14

AUTORE:
Paperone

Quanto costa questa intervista ?

15/5/2018 - 15:42

AUTORE:
Andrea

Da te , te la canti e da te , te la suoni.
Ma fatemi il piacere solo chiacchiere.

14/5/2018 - 20:10

AUTORE:
Giancarlo

Grazie...risposte chiare e per me giuste

14/5/2018 - 14:52

AUTORE:
simo

Grazie Sig. Sindaco, Pier Luigi Galliani, x la cortese risposta. Sono contenta che il problema sia in risoluzione.

14/5/2018 - 10:38

AUTORE:
Nicola

Sei abituato a lodarti e non vuoi sentire le campane che ti dicono le cose vere , hai chiacchierato tanto forse tropo in questi dieci anni , fatto niente , ci lasci una gran bella tassa da pagare TARI ,questa è senza pseudonimo .

14/5/2018 - 9:22

AUTORE:
Comitato stop AUMENTI Tari

Vale la posizione ufficiale che NON è quella di non pagare. Altrimenti valgono anche alcune esternazioni dei suoi assessori che gettano colpe su lei e parlano di esenzioni idee con soglie ben diverse da quanto portato avanti in sede di campagna informativa. Le contraddizioni come vede si trovano se non ci si rifa a linee ufficiali.

13/5/2018 - 14:51

AUTORE:
Pietro Rosellini, consigliere comunale MCT

Caro Pier Luigi hai svolto un buon lavoro. Complimenti perchè in te ho conosciuto una persona buona, sincera, competente e disposta sempre all'ascolto e alla collaborazione; ma soprattutto sottolineo "una persona". Cosa rara in politica.

13/5/2018 - 7:25

AUTORE:
Pier Luigi Galligani

Alla Sig.ra Simo:
La informo che in settimana le buche nel parcheggio del cimitero saranno tappate. La nuova Amministrazione, se vuole, potrà asfaltare l'intero parcheggio. I soldi sono già in bilancio 2018 e disponibili per le asfaltature; non è stato ancora fatto perchè sono mancati i tempi di attuazione dopo l'approvazione del bilacio per il sopravvenire del tempo in cui l'Amministrazione non può deliberare a ridosso delle elezioni.
Al Sig. Nicola:
che "garbatamente" fa le Sue considerazioni rispondo semplicemente che quello che Lui dice "non è vero nulla !".
Al Comitato stop AUMENTI Tari: faccio solo notare che nell'intervista non nego il diritto dei cittadini e non getto discredito su nessuno, ma dico che le reazioni sono dovute principalmente al clima elettorale e che la raccolta di firme può indurre i cittadini a non pagare la Tari. E fra i promotori della raccolta di firme la dichiarazione di "non pagare" è stata una considerazione ricorrente.

13/5/2018 - 7:13

AUTORE:
Pier Luigi Galligani

Credo che sia doveroso, ma anche necessario dare alcune risposte e fare considerazioni sui commenti pubblicati alla mia intervista.
(anche se alcuni Autori forse usano pseudonimi e non il loro nome completo come ormai è diventata abitudine).
Al Sig. Gino:
dico soltanto che qualora le considerazioni del Tesi e del Segretario non siano così buone nei miei confronti avranno la possibilità di dimostrare di far meglio. Entrambi sono Candidati e aspirano a governare il Comune. In primo luogo dovranno vincere le elezioni e convincere i Cittadini della bontà delle loro proposte e poi a metterle in pratica. Io sosterrò la lista di Nicola Tesi perchè la ritengo, prima di tutto, una proposta seria e che saprà ben amministrare. Il resto non conta e, sinceramente, non mi interessa...

12/5/2018 - 19:58

AUTORE:
Gino

Peccato che la considerazione del Tesi è del segretario non siano così buone nei tuoi confronti...a già ma ora lo devi lanciare e quinti che ti interessa se vanno a dire che hai mal amministrato...

12/5/2018 - 14:28

AUTORE:
simo

Non sono di Ponte Buggianese quindi sono fuori dalle diatribe elettorali ma ogni sabato accompagno mia mamma al cimitero comunale dove c è mio padre ed è per questo che chiedo a chiunque è preposto a farlo di provvedere prima di subito a sistemare la strada/parcheggio che porta all ingresso posteriore del cimitero, qui ci sono buche enormi dove si rischia di danneggiare seriamente le auto pericolosissime per moto e bici ma sopratutto oltre modo pericolose per le persone. Suddette buche, ormai sempre più simili a crateri, non sono evitabili perché presenti su tutta la sede stradale.

12/5/2018 - 14:26

AUTORE:
Nicola

Per favore sono dieci anni che ci riempi di chiacchiere , ora basta. Non hai concluso nulla solo cattedrali nel deserto e soldi spesi in strutture non utilizzate, anziché in strade asfaltate ecc ecc ecc.

12/5/2018 - 12:36

AUTORE:
Comitato stop AUMENTI Tari

Di non pagare la Tari. Capiamo che dopo le scelte criticate si tenti di gettare discredito verso iniziative democratiche e civili, ma raccogliere firme è presentarle al primo cittadino fa parte dei diritti dei cittadini ad interessarsi della cosa pubblica.