PISTOIA - L'assemblea antirazzista e antifascista interviene sulla situazione alla parrocchia di Vicofaro.

"Ieri il sindaco Tomasi ha rilasciato una sconcertante dichiarazione in merito alle ultime vicende di Vicofaro, sostenuto in questo anche da personaggi dell’opposizione, di incerta collocazione politica.

Ci si aspetterebbe che, soprattutto in un momento difficile come quello che tutti stiamo vivendo, pronunciasse un messaggio volto a stemperare gli animi e a comunicare un aiuto concreto per Vicofaro. Nulla di tutto questo.

Il messaggio, lungi dal confermare un impegno dell’autorità comunale che non c’è mai stato, trasmette parole di disprezzo e odio per gli ospiti della comunità, avallando menzogne dettate dalla palpabile volontà che la situazione degeneri.

Le sue sono parole che non propongono soluzioni concrete ma strizzano l’occhio ai fascistelli di Casa Pound, e sono finalizzate a sobillare qualche reazione violenta da parte di chi si sente minacciato irrazionalmente da questi “ultimi fra gli ultimi” in uno squallido tentativo di accaparrarsi quattro voti da parte di una comunità esasperata.

E’ questo il suo compito, sindaco Tomasi? Il suo ruolo è quello di istigare alla violenza?

Ripetiamo che nessun ospite a Vicofaro è affetto da alcuna patologia, o positivo al Covid19; tutti i ragazzi osservano le restrizioni di spostamento, salvo quelle concesse dalla normativa vigente.

Qualcuno sta soffiando sul fuoco provocando e offendendo gli ospiti di Vicofaro, aumentando drammaticamente la tensione tra questi ragazzi già costretti a condizioni di convivenza difficile, perché fino a ora le promesse fatte dalle varie autorità si sono rivelate poco più che un bluff.

Lei, con le sue dichiarazioni, sta abdicano al suo ruolo di tutore dell’ordine pubblico:  sta gettando benzina sul fuoco.

Rassicuri i cittadini, operi concretamente per aiutare don Massimo Biancalani e i rifugiati di Vicofaro. L’emergenza covid19 è niente rispetto a quella disumana che le sue incaute parole potrebbero scatenare".