Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal, Gilda Unams intervengono sul personale docente nella nostra provincia.

"La dotazione organica per l’anno scolastico 2020/21, che prevede la perdita di 41 posti nelle scuole della provincia di Pistoia, pur rispondendo a parametri oggettivi legati all’andamento della popolazione scolastica, è assolutamente inadeguata a fronteggiare la realtà delle scuole del territorio.

Inoltre il calcolo dei posti per i docenti, è stato effettuato come se in questo periodo non fosse successo nulla, come se le scuole non avessero necessità di un forte incremento di personale per affrontare l’inizio del prossimo anno scolastico.

A conferma del fatto che, come i sindacati già sottolineano da tempo, l’azione politica non dovrebbe mai prevedere tagli né sulla Scuola né sulla Sanità, stanno i fatti che possiamo osservare quotidianamente: la Scuola avrebbe necessità di forti stanziamenti e al contrario si ritrova vittima di tagli consistenti. Questi tagli sono al momento certi sul personale docente ma avranno sicuramente ripercussioni anche su tutto il personale Ata, e questo è assolutamente inaccettabile.

I sindacati chiedono un forte impegno della politica per superare una concezione della scuola vista come costo e non come investimento.

I sindacati chiedono un forte impegno al mondo politico, a ogni livello, affinché si riesca ad incidere sul dettato normativo che impone questo tipo di regole che portano inevitabilmente al taglio degli organici; ci riferiamo al D.P.R. 81 del 2009, applicativo della riforma Gelmini sul dimensionamento, sulla base del quale viene stabilito il numero di alunni per classe di ogni ordine e grado di scuola.

La ministra Azzolina deve sapere che non bastano gli appelli volti all’abolizione delle classi pollaio, ma occorre agire sulla modifica delle norme".