Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.
PROVINCIA - I militari del nucleo investigativo del comando provinciale di Pistoia, con l’ausilio dei carabinieri dei luoghi interessati, hanno notificato 100 avvisi per l'udienza preliminare nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di vari reati collegati all’indagine “Amici nostri” condotta nel mese di maggio del 2018, allorquando vennero eseguite venticinque misure cautelari e denunciate complessivamente 163 persone. Inoltre, vennero eseguite anche 41 perquisizioni locali e domiciliari, finalizzate alla ricerca di materiale informatico e cartaceo, idoneo a corroborare ulteriormente le ipotesi accusatorie.
I carabinieri hanno avviato le indagini nell’aprile del 2015, concentrando la loro attenzione sull’operato di alcuni commercialisti della provincia e sugli imprenditori a loro collegati.
Nel corso dell’operazione è stato eseguito il sequestro preventivo ai fini della confisca di otto aziende, con sedi ubicate nei comuni di Pistoia, Buggiano e Montelupo Fiorentino (FI), operanti nei settori della ristorazione, movimento terra, edilizia, vendita di tabacchi, il sequestro preventivo al fine della confisca “per equivalente” di beni immobili e mobili registrati nonché di conti correnti e depositi bancari/postali per un ammontare di circa trentasei milioni di euro.
Le investigazioni hanno consentito di individuare una struttura delinquenziale composta da imprenditori, operanti in vari settori economici, organizzata anche con l’ausilio di commercialisti. La stessa si adoperava – allo scopo di agevolare alcuni clienti imprenditori, attivi nella provincia di Pistoia – nelle commissioni di delitti di bancarotta fraudolenta, evasione fiscale ed elusione fiscale, nonché illecito impiego di capitali, trasferiti anche all’estero in ragione di circa venti milioni di euro, perpetrati per almeno dieci anni, arrecando un danno complessivo (nei confronti dei creditori terzi e dell’Erario) pari a oltre cinquanta milioni di euro.
Le imprese coinvolte venivano fraudolentemente “svuotate” delle proprie risorse aziendali, attraverso il depauperamento dell’attivo, determinandone l’insolvenza e, in alcuni casi, il fallimento. Inoltre nel corso delle indagini è stato accertato che quanto fraudolentemente distratto veniva illecitamente reimpiegato/riciclato in nuove realtà imprenditoriali che, di fatto, subentravano alle imprese fallite o insolventi e ne proseguivano l’attività, anche attraverso “prestanome”.
Nel porre in essere tali fatti illeciti, alcuni soggetti responsabili (consapevoli di essere probabili destinatari di misure di prevenzione patrimoniale da parte dell’autorità giudiziaria) trasferivano fittiziamente a “teste di legno” i beni che – di fatto – rimanevano nella loro effettiva disponibilità affinchè, con la “consulenza” di professionisti contabili, si potesse trarre il maggior illecito vantaggio economico, avvalendosi anche di tecniche di riciclaggio e di auto-riciclaggio.
Gli appartenenti all’organizzazione criminale smantellata tenevano condotte finalizzate a commettere numerose truffe, utilizzando aziende facenti capo alla consorteria e di fatto già svuotate di risorse economiche, nonché finalizzate alla fittizia assunzione di persone, con l’obiettivo di:- favorire l’illecita permanenza nel territorio dello Stato di extracomunitari, che potevano cosi ottenere il permesso di soggiorno;- far erogare indennità di disoccupazione non dovute;- consentire l’accesso al credito mediante l’esibizione di false buste paga;- far ottenere benefici di legge, come le misure alternative alla detenzione, a individui che diversamente non avrebbero potuto ottenerli.
E’ stata accertata, peraltro, anche l’attività di usura, talvolta anche nei confronti degli stessi sodali, che venivano poi sottoposti ad estorsione per le restituzione delle somme prestate.
Coinvolti, oltre agli imprenditori e commercialisti, anche numerosi personaggi contigui alla criminalità organizzata di tipo mafioso.