MONSUMMANO

Le associazoni di categoria non condividono la posizione del sindaco Rinaldo Vanni sulle aperture festive. Ecco il documento sottoscritto da . Confesercenti, Legacoop, Fsascat Cgil e Filcams Cisl.

«Abbiamo letto — scrivono — le argomentazioni del sindaco Vanni circa la disciplina delle aperture domenicali e festive e le riteniamo errate, probabilmente perché frutto di una non completa informazione».

«Confesercenti, Legacoop, Cgil e Cisl hanno formulato una proposta a seguito della quale la conferenza dei sindaci si è impegnata a sottoporre un definitivo orientamento dei Comuni rappresentati.Nel corso dell’ultimo incontro tenutosi il 17 dicembre, pur senza perfezionare alcun accordo, le parti hanno individuato un condivisibile percorso che prevede due fasi di concertazione».

«La prima fase è destinata ad individuare, da un lato, un numero di domeniche nelle quali tutti i commercianti – in deroga al generale principio di chiusura nei giorni festivi - hanno facoltà di aprire e, dall’altro, i principi generali da utilizzare per individuare le particolari zone dei territori comunali nelle quali, in ulteriore deroga, è data facoltà di aprire anche altre giornate festive».

«La seconda fase — proseguono — è destinata ad individuare, secondo i principi generali di cui sopra, tali particolari zone nelle quali sono ubicate attività commerciali che hanno, nel tempo, praticato e, quindi, effettivamente consolidato le aperture festive durante tutto l’arco dell’anno. Tale seconda fase dovrà essere trattata con particolare attenzione perché dovrà al tempo stesso rispettare le esigenze dei lavoratori e dei consumatori, nonché evitare fenomeni distorsivi della concorrenza».

«Siamo ancora in attesa di ricevere il verbale dell’incontro dello scorso 17 dicembre per poterne verificare la corrispondenza alle intese sopra ricordate e poter così passare alla seconda fase, sulla quale si manifestano sin d’ora proposte applicative condivisibili ed altre che necessitano di ulteriore confronto».

«Una di quelle che necessitano di ulteriore confronto riguarda proprio i Comuni di Monsummano Terme, Chiesina Uzzanese e Larciano, che propongono zone di ulteriore deroga, che a nostro avviso, risultano non giustificate alla luce dei principi generali (che ci auguriamo vengano fedelmente verbalizzati come condivisi) e appaiono anche potenzialmente lesive del principio di parità di condizioni tra operatori tra loro concorrenti».

«Non appena si avrà finalmente disponibilità del suddetto verbale si potrà aprire la seconda fase di concertazione, che noi per primi ci auguriamo possa chiudersi rapidamente».