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MONSUMMANO - fino al 27 marzo
Una mostra sui colori della bandiera

15/1/2011 - 17:34

MONSUMMANO
Italia 150: a Monsummano Terme una mostra di arte contemporanea dedicata ai tre colori della bandiera
Si è aperta  sabato 15 gennaio nelle sale del Museo di Arte Contemporanea e del Novecento a Villa Renatico Martini organizzata dal Comune. Esposte opere di arte povera e minimale, video e installazioni. Aperta fino al 27 marzo.

Gli articoli della Costituzione in una serie di specchi, scarti di lavorazioni e della quotidianità riutilizzati sotto forma di opere d’arte, installazioni, video e opere d’arte realizzate con varie tecniche espressive come il collage, i pastelli a cera e materiali come plexiglas, ceramica o plastiche colorate. Tutto questo con il filo conduttore dei tre colori della bandiera nazionale.

 

E’ questa la mostra "Tre colori Verde - Bianco - Rosso – Tre artisti Barale- Basetti - Dami", curata da Roberto Agnoletti, che sarà inaugurata domani sabato 15 gennaio alle ore 17 nelle suggestive sale del Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento a Villa Renatico Martini di Monsummano Terme (Pistoia) nell’ambito del programma di eventi organizzati dal Comune di Monsummano Terme per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia dal titolo "Nel segno dell’Unità". Saranno presenti il sindaco Rinaldo Vanni, dell’assessore alla cultura Barbara Dalla Salda, il curatore Roberto Agnoletti e i tre artisti pistoiesi che hanno realizzato le opere: Luciano Barale, Filippo Basetti e Andrea Dami.

 

 Le loro opere sono frutto di stili e tecniche diverse. Barale è vicino all’arte povera perché fa uso di materiali semplici, Basetti si può considerare un esponente vicino all’arte minimale e della video arte mentre Dami è uno scultore che spazia dal ferro alla carta. Tra le opere in mostra Luciano Barale ci avverte con "Equilibrio" delle forze, rappresentate dai rotoli di carta con i tre colori, che ci tengono uniti, "ma che possono improvvisamente diventare negative".

 

Andrea Dami invece nelle sue opere ci ricorda lo scandire del tempo e della storia come per esempio "Diario"; una lunga tavola sinottica disposta lungo una parete dove sono segnate tutte le date più significative del nostro paese nel corso dei sui 150 anni. Un’opera in divenire perché ogni visitatore viene invitato a lasciare un suo pensiero, o citare una data o un evento che lo ha particolarmente colpito su un foglietto da appendere alla parete. Dello stesso autore "Diritti/Doveri", un cuneo di specchi a forma di solido, una sorta di schedario d’archivio con immaginari cassetti numerati in progressione dove come numeri troviamo gli articoli della Costituzione.

 

 "Lo spettatore si riflette nei riquadri ma nella sua iride si rifletterà un numero e a quel numero si assocerà un dato di memoria", ha spiegato l’artista. Un processo analogo, più mentale che fisico, si ritrova nei lavori di Filippo Basetti: in "Frammenti" il policarbonato a celle è un residuato industriale, ma nello stesso tempo uno dei materiali più comuni del paesaggio urbano contemporaneo. I fili colorati realizzano in filigrana il tricolore, comune denominatore di tutte le opere. Con l’installazione dal titolo "Disgregare", esposta nel giardino proprio all’ingresso della Villa, si può invece vedere, una serie di mattonelle verde, bianco e rosso, il "lavoro di frammentazione dei nostri colori attraverso una visione opportunistica, o semplicemente miope della nostra storia".

 

"La nostra scommessa – ha aggiunto il curatore Roberto Agnoletti – è quella di utilizzare i linguaggi del contemporaneo per parlare della nostra storia e dei valori dell’Unità. Anche l’uso delle tecniche e dei materiali presi dalla quotidianità di tutti i giorni, ci suggeriscono l’idea di una società e di una nazione condivisa pur nelle sue differenze. I tre colori sono infatti presentati con infinte sfumature ma costituiscono un quadro unico e definito".

 

La mostra è aperta fino al 27 marzo ad ingresso libero il lunedì dalle 9 alle 12, il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30, sabato e domenica dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30, chiusa il martedì. Inoltre sono in programma a Villa Renatico Martini anche tre incontri realizzati in collaborazione con l’associazione Storia e Città" che offriranno spunti di riflessione e approfondimento sugli avvenimenti del Risorgimento locale. Il primo appuntamento si svolgerà venerdì 4 febbraio con "150 anni d’arte" a cura di Roberto Agnoletti, si proseguirà venerdì 18 febbraio con "Garibaldi a Monsummano" a cura di Giampaolo Perugi e il ciclo si concluderà venerdì 19 marzo con "Perché i tedeschi in padule" a cura di Andrea Ottanelli. Tutti gli incontri inizieranno alle ore 21. Per informazioni, ufficio cultura del Comune di Monsummano Terme, tel.0572.959224, web: www.museoilrenatico.it www.comune.monsummano-terme.pt.it

Fonte: Ufficio stampa
 
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