Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Daniele Giusti: lo specialista in ultramaratona

31/1/2011 - 8:50

 

"UNA VITA DI CORSA"

DANIELE GIUSTI, LO SPECIALISTA DELLA VALDINIEVOLE IN ULTRAMARATONA

 

di ANDREA RASTELLI

 

Per una volta ho incontrato Daniele Giusti seduto ad un tavolo davanti ad una tazza di caffè anzichè in pista di atletica o in pineta a Montecatini durante uno dei nostri allenamenti. Devo dire che nonostante conosca Daniele da tanti anni, sono rimasto lo stesso colpito dal racconto della sua vita da ultramaratoneta e dalle innumerevoli gare da lui percorse in questa disciplina. Daniele vanta un curriculum di 30 maratone e 28 ultramaratone corse dall’inizio degli anni 90 fino ad oggi e contornate da tanti ottimi risultati. Nato nell’ottobre del 1965, residente a Borgo a Buggiano, una meravigliosa famiglia a fianco, ha indossato i colori dell’atletica Borgo a Buggiano, del Casalguidi e veste oggi i colori dell’atletica Vinci rivestendo attualmente il ruolo di uno dei più forti atleti nel panorama nazionale di ultramaratona.

 

 

Daniele, quando hai iniziato a correre?

 

Ho iniziato a tutti gli effetti nel 1990, poco dopo il mondiale di calcio disputato in Italia, fino ad allora avevo fatto solamente qualche corsetta domenicale con il gruppo dell’atletica Borgo a Buggiano senza avere una preparazione di base attraverso gli allenamenti settimanali.

 

Raccontami come è nata la passione per la maratona e quale sono state le tue prime esperienze.

 

La maratona e’ sempre stata nei miei pensieri e dopo due anni che correvo, sotto la guida del mio allenatore di allora, Eugenio Ercolini, andai a Torino a correre la prima, ottenendo per altro un tempo di tutto rispetto in 2h.56minuti. Dopo Torino, nel 1994 feci quella di Venezia e nel 1995 decisi di regalarmi una vacanza a Londra, con l’intenzione di unire l’utile al dilettevole andando a correre la maratona che più di tutte mi ha lasciato ricordi particolari sia in positivo che in negativo. Ci andai con grandi aspettative, ma mi resi subito conto che correre una maratona all’estero non è come correrla in Italia a causa di vari fattori da sopportare come ad esempio il lungo viaggio oppure il voler fare il turista nei giorni che la precedono. All’arrivo scoppiai in lacrime perché non ottenni il risultato che mi ero prefisso però quella rimarrà per me la maratona più bella tra tutte quelle che ho corso per l’ambiente in cui si svolge, il pubblico numerosissimo lungo il percorso che incita tutti alla stessa maniera dal primo all’ultimo e la mentalità generale che si trova di fronte a quel tipo di evento.

 

Quale è stata la più importante?

 

Sicuramente quella di Firenze l’anno successivo a Londra dove ottenni il mio record personale con il tempo di 2h.39.50 che tutt’oggi, a distanza di molti anni, resiste ancora.Quante ne hai corse in tutto?Ne ho corse 30 di cui 4 all’estero; Londra nel 95, New York nel 97, Parigi nel 2001 e Berlino nel 2004.

 

Oltre alla maratona anche l’ultramaratona; quando hai deciso di provare questa estrema competizione?

 

Premesso che quando si parla di ultramaratona si intendono percorsi che vanno oltre i classici 42 km, nel 1999 ho deciso di correre la mia prima Pistoia-Abetone, una gara dal fascino particolare ottenendo il tempo di 4h.7minuti su un percorso che ancora era di km 53 rispetto a quello degli ultimi anni ridotto a 50. Da li, a causa di vari problemi fisici ho corso la seconda solo nel 2003 non saltandone più una fino ad arrivare a inanellare 8 partecipazioni consecutive e soprattutto stabilendo il record assoluto di essere entrato nei primi 10 classificati per 6 anni di fila.Infine la 100 km.

 

Ma non ti bastavano gare da 50 km in salita? Come ti è venuto in mente di provare questa esperienza?

 

La voglia me l’ha fatta venire una persona che ho conosciuto durante una delle mie Pistoia-Abetone; questa persona è Sergio Orsi, primatista italiano della 24 ore detentore fino a maggio scorso del record di 249 km percorsi, il quale mi ha portato a correre nell’atletica Vinci spronandomi a preparare una 100 km. Sono quindi arrivato a correre la 100 del Passatore nel 2006 e anche qui ho avuto diversi problemi a causa della mancata alimentazione durante la gara perché se è vero che per una maratona basta assumere liquidi, per un ultra è indispensabile mangiare, ma in quel momento il mio corpo rifiutava il cibo e nonostante riuscii a chiuderla in un buon tempo di 8h.45minuti, all’arrivo ero un’altra persona con i muscoli delle gambe che non esistevano più e il viso scavato.

 

Successivamente come hai reagito?

 

Ne ho corse altre fino ad arrivare a marzo 2010 dove a Seregno, in provincia di Monza, vi era il campionato italiano fidal di ultramaratona ed io, con il tempo di 7h.43minuti ho vinto il titolo di categoria e grazie a questo lo scorso giugno, ho ricevuto una mail dal selezionatore della nazionale dei 100 km, Maurizio Riccitelli, oggi mio attuale allenatore, per prendere parte ad un raduno di una settimana in Abruzzo. Alla fine di questo raduno è stata diramata la formazione che a novembre sarebbe andata a disputare il campionato mondiale della 100 km che si svolgeva a Gibilterra ed io sono stato convocato come riserva entrando a far parte di una cerchia ristretta dei migliori ultramaratoneti italiani.

 

Quanti km percorri di media in allenamento durante la settimana per preparare queste gare?

 

Per preparare una 100 km in media percorro circa 145 km a settimana facendo anche qualche doppio allenamento giornaliero.

 

Cosa ne pensa la tua famiglia?

 

La famiglia è il mio primo sponsor, sia mia moglie che i miei figli ci tengono molto che faccia bene, assecondandomi sempre nelle scelte, non facendomi mai pesare niente nonostante qualcosa a loro tolga, perché per mantenere questo impegno, una persona che va via la mattina da casa per lavorare e rientra la sera dovendosi cambiare in fretta per andare a fare un paio di ore di allenamento, inevitabilmente lascia per strada qualcosa di importante anche a livello familiare.

 

Quali sono i luoghi dove preferisci allenarti in Valdinievole?

 

I luoghi di allenamento che più frequento in Valdinievole sono la pineta di Montecatini su tutti e le zone intorno a casa mia di Borgo a Buggiano, decisamente adatte per percorsi collinari.

 

Quali sono le gare che più ti piacciono in Valdinievole?

 

In Valdinievole non ci sono molte gare di spicco comunque ritengo che la storica "Dormisacco" di Borgo a Buggiano e la corsa di Montecatini intitolata alla memoria dell’amico Simone Grazzini, siano le migliori.

 

Per quanti anni correrai ancora?

 

Vorrei che la corsa facesse sempre parte della mia vita e finchè la salute me lo permetterà continuerò a correre, adeguando i miei obiettivi alle rispettive età.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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4/2/2011 - 3:09

AUTORE:
COSIMO

Andrea Rastelli un nome nuovo che seguirò sul vostro giornale
complimenti vivissimi
COSIMO

2/2/2011 - 22:24

AUTORE:
simone

un bell' articolo che incornicia una carriera di corse sempre ai piu' alti livelli spero veramente che tu possa continuare ancora molti anni con la stessa passione che ci stai mettendo ora....un collega di lavoro!!!

2/2/2011 - 22:18

AUTORE:
simone

un bell' articolo che incornicia una carriera di corse sempre ai piu' alti livelli spero veramente che tu possa continuare ancora molti anni con la stessa passione che ci stai mettendo ora....un collega di lavoro!!!

1/2/2011 - 23:20

AUTORE:
Franco

ho letto con attenzione e curiosità questa intervista - ci sono persone che hanno storie che vale la pena conoscere

1/2/2011 - 23:18

AUTORE:
Luciano

bellissima rubrica ... complimenti!
un attento lettore