Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Rispondo al lettore che ha pubblicato il suo punto di vista in merito al camioncino dei panini . Io penso che volevano semplicemente dare un servizio alle persone che uscendo dalla discoteca possono avere .....
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VALDINIEVOLE
La Provincia fa il punto su occupazione e servizi per l'impiego. Al lavoro per un piano triennale

31/1/2011 - 17:22

Centri per l’impiego sempre più legati allo studio di soluzioni per combattere la crisi occupazionale e favorire lo sviluppo del territorio, inseriti nel più ampio impegno della Provincia di contrasto alla crisi.

Dati Osservatorio provinciale mercato lavoro:
Nel nostro territorio alla data del 3 dicembre 2010 le lavoratrici ed i lavoratori di aziende con sede nel territorio provinciale interessati da CIG in deroga, o posti in mobilità a seguito di licenziamento collettivo, o coinvolti in contratti di solidarietà, sono 1.031. Tale numero sale a 2.523 se consideriamo le aziende che lavorano a Pistoia ma che hanno sede in altre province. Nel 2010 sono 4.597.278 le ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria, straordinaria ed in deroga, un numero elevato seppur in diminuzione rispetto al 2008. Se tra il 2008/2009 l’incremento è di circa il 270%, nel periodo 2009/2010 la variazione è del 205%. La variazione più consistente riguarda la CIG in deroga che registra una variazione tra il 2009 ed il 2010 di +576% (in diminuzione invece la CIGO e la CIGS). Dal maggio del 2009 all’ottobre del 2010 sono pervenute alla Regione Toscana, da parte di 609 aziende pistoiesi, 1.940 richieste di CIG in deroga riguardanti 1.805 lavoratrici e 1.542 lavoratori per un totale di 3.347 persone, alle quali sono state erogate dai centri impiego della Provincia di Pistoia almeno 3 azioni di politica attiva, per un totale di 12 mila azioni. Più del 50% di queste azioni ha riguardato la prima informazione, individuale e di gruppo e l’orientamento di primo livello; rilevanti anche le tecniche di ricerca attiva del lavoro (1.867) e le azioni di pre-selezione e selezione (1.103).
Questa la mole di lavoro che i Centri per l’Impiego si sono trovati ad affrontare a seguito delle crisi e dell’emergenza economica in atto, a cui hanno tentato di fornire una risposta tempestiva, nell’ambito delle proprie competenze.
 
La Provincia di Pistoia, sin dall’insorgere della crisi, si è caratterizzata per un approccio diretto e trasparente nelle politiche del lavoro, per rispondere a chi il lavoro lo ha perduto, chi lo cerca e chi lo offre. In questo senso i Centri per l’impiego sono diventati specchio dei tempi, crocevia di soluzioni e storie delle persone che tutti i giorni si rivolgono agli operatori degli sportelli.

Questo approccio si è dimostrato fondamentale in questo periodo di profonda crisi che ha investito pesantemente anche il nostro territorio, e che ha richiesto un continuo lavoro di concertazione con il coinvolgimento di tutti i soggetti rappresentativi della realtà e sociale provinciale, rispetto ai quali la Provincia si è posta come catalizzatore di sforzi verso obiettivi comuni di rilancio del sistema produttivo e di supporto concreto alle difficili situazioni di disagio occupazionale nel mercato del lavoro.
Svolgendo una continua analisi di contesto e delle proprie capacità di risposta, la Provincia, grazie all’azione congiunta di più assessorati (sviluppo economico, lavoro, formazione e istruzione), ha steso un Piano straordinario contro la crisi, con la finalità di mettere in campo una risposta organica attraverso l’utilizzo di tutte le risorse economiche e strutturali a disposizione. Una sensibilità, questa, che ha consentito di promuovere innumerevoli iniziative sia a favore dei soggetti maggiormente colpiti dalla crisi (donne, disoccupati, disabili, ecc), sia a favore di un concreto supporto alle aziende ed alla capacità di reazione del sistema in generale alle sfide economiche poste dalla crisi.
 
Ben prima degli indirizzi in materia della Regione Toscana, la Provincia di Pistoia ha iniziato a lavorare per l’adeguamento dell’azione dei centri impiego alle esigenze dell’utenza, sapendosi adeguare alle necessità della crisi in atto, lavorando sull’efficacia soprattutto per certi target  (donne e giovani, o disoccupati di lunga durata, disoccupati che non stanno cercando lavoro, nuovi poveri). Per questo la Provincia ha nel 2010 unificato in un unico servizio le Politiche del lavoro, la Formazione e le Politiche sociali, ponendo in tal modo le basi per un concreto miglioramento nell’analisi del contesto, nello snellimento delle procedure e nella tempestività di risposta.
 
Sulla base di questa scelta, a partire da luglio 2010 l’ente ha iniziato un processo di programmazione per il prossimo triennio con il coinvolgimento di tutte le parti sociali interessate, in primo luogo sindacati dei lavoratori e associazioni datoriali. Con loro la Provincia ha deciso di condividere analisi e problematiche, nella convinzione che sia necessario erogare risorse ma soprattutto farlo nella maniera più funzionale ai bisogni espressi dagli utenti (domanda e offerta lavoro), coinvolgendoli sin dall’inizio in un processo che comprenda anche la riprogettazione del ruolo e dei servizi dell’ente per contribuire a fornire risposte concrete alla cittadinanza. Percorso questo che comporta una continua rielaborazione delle priorità d’intervento dei centri impiego di fronte a grandi afflussi e emergenze e una progettazione che tenga conto dei tagli che la Provincia, come altri enti locali, ha subito.
Anche i fondi comunitari, come il Fondo Sociale Europeo, hanno visto forti riduzioni in quanto dirottati al sostegno della cassa integrazione, riducendo inevitabilmente le risorse a disposizione dell’Amministrazione provinciale per la formazione professionale. Dunque risulta fondamentale ripensare in maniera propositiva ai propri servizi e priorità, con un confronto proficuo con il territorio, nella convinzione che uno sforzo condiviso sia il modo più efficace per un rilancio valido e concreto di tutto il sistema provinciale.

“Dall’inizio della crisi – dice il presidente della Provincia Federica Fratoni - l’Amministrazione ha impostato un’attività di dialogo e confronto con tutte le parti sociali coinvolte e attraverso tutto il territorio provinciale. Questo percorso ha consentito di verificare l’esistenza di un tessuto produttivo vivo e dinamico, con una forte volontà di crescita e di sviluppo. Questa realtà ci impone di uscire da un’ottica di mera emergenza a favore di una più ampia strategia organica e di lungo periodo. Si tratta, come ogni buon investimento, di un lavoro complesso e impegnativo, ma siamo convinti che sia la strada giusta per garantire che al centro della nostra programmazione e delle riorganizzazioni interne vi sia sempre l’attenzione prioritaria al cittadino, alle aziende, ai bisogni di un intero territorio caratterizzato dalle proprie caratteristiche e peculiarità.”
“La crisi economica in atto – dice l’assessore provinciale al lavoro Roberto Fabio Cappellini - caratterizzata da crescenti tassi di disoccupazione, chiusure aziendali, uno scoraggiamento nell’accesso al lavoro da parte di alcuni segmenti di popolazione, la crescente precarietà, rischia di tradursi in una maggiore disuguaglianza ed impoverimento della popolazione e del tessuto produttivo locale. Ogni crisi economica, in assenza di politiche adeguate, rischia di acuire i problemi strutturali dell’economia, allontanando il sistema dalla crescita potenziale e dell’obiettivo di una piena e buona occupazione. E’ per questo  motivo che la crisi non va subita ma agita, deve essere un ulteriore stimolo per il rinnovamento delle politiche pubbliche e dei nostri servizi. Questo rende un’Amministrazione Pubblica di qualità: la capacità di fornire risposte nuove a nuovi problemi ed emergenze. Il compito non è semplice anche perché ci troviamo di fronte ad una notevole contrazione e taglio delle risorse a nostra disposizione, ma dobbiamo provarci. E’ per questo che nella nuova programmazione un accento particolare verrà posto sulla riforma dei servizi per l’impiego, che necessita di elaborare nuovi strumenti, competenze e strategie, al fine di rendere il sistema più efficace nel rispondere alle nuove sfide. Gli uffici stanno lavorando proprio per riorientare l’organizzazione dei centri per l’impiego rendendoli più funzionali al cambiamento che si è determinato. Tutto questo deve avvenire nella consapevolezza che di fronte abbiamo delle persone su cui dobbiamo investire, garantendo politiche attive del lavoro personalizzate e coerenti con il rilancio della competitività del sistema imprese, al fine di favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro.”

Fonte: Provincia di Pistoia
 
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