Salvatore Leggio (Pescia è di tutti), interviene sulla situazione politica cittadina.
 
"È lecito chiedersi non se nella nostra città esista una questione morale, essendo questa ormai conclamata, ma se esiste l'obbligo di interrogarsi quanto la stessa sia ormai ramificata, al punto di rendere Pescia incapace di prenderne atto, reagendo di conseguenza. 
 
Non ci riferiamo solo a ciò che pare emergere dalle indagini. La giustizia farà il suo corso. Preoccupa invece l'ipocrisia dei "moralizzatori" privi questi ultimi di una Morale con la maiuscola, essendo di fatto dei "normalizzatori". Costoro, che sanno sempre cosa debbono fare gli altri, usano l'arma del silenzio, o in alternativa la minimizzazione dei fatti. 
 
Nessun risvolto penale per i politici, dice fortunatamente la Procura. E ciò che è normale diventa portentoso e costituisce per i farisei un incentivo a proseguire. E delle responsabilità politiche e gestionali, della negligenza e del menefreghismo non si può né si deve parlare. 
 
Si deve tacere circa il danno di immagine e quello amministrativo, come hanno taciuto su Business Park, piano operativo, variante di Collodi e adesso depuratore di Veneri, fatti questi dove per fortuna noi non abbiamo inteso far cadere il silenzio e dove ci siamo mobilitati assieme a tanti comitati. Se alcuni dovranno rendere conto alla magistratura, è ora che altri rendano conto dinanzi ai cittadini del silenzio complice e dei comportamenti che non solo hanno distrutto la città, ma che hanno creato un clima di ibernazione delle coscienze, una specie di cronica rassegnazione per cui, condanne multiple, scandali e fallimenti, diventano, normalità grazie ad un colpevole silenzio. 
 
Dinanzi a questo muro di gomma, in presenza di questa drammatica deriva, ci ribelliamo come sempre abbiamo fatto, invitando i cittadini a riappropriarsi del comune che è la casa di tutti e che deve essere governata da gente capace. Basta deleghe in bianco è tempo di partecipare. Pertanto invitiamo coloro che ancora hanno a cuore Pescia a fare altrettanto esortando chi condivide questa idea a lavorare per il bene e il progresso della nostra città allo scopo di riportare Pescia nel posto che merita e non alla ribalta per fatti di cronaca".