Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.
L'ex consigliere comunale Roberto Daghini ci invia questa sua ricerca storica, che pubblichiamo in occasione della Giornata della memoria.
"Il 27 gennaio è un giorno importante, in tutta Europa, si commemora la deportazione e lo sterminio degli ebrei. Anche la provincia di Pistoia, fu interessata da deportazioni di cittadini di fede ebraica.
Il maggiore rastrellamento fu effettuato nel dicembre 1943 e gennaio 1944. Il territorio della Valdinievole fu quello maggiormente interessato. I rastrellamenti furono operati dalle SS tedesche e anche da italiani.
Serravalle fu scelto come uno dei punti di raccolta per la deportazione. Qui avvenne l’arresto della famiglia Cittone, che emigrata da Livorno aveva trovato rifugio in paese. Il nucleo si componeva di sette persone. Di questi a guerra finita solo la figlia Sol, riuscirà a tornare a Livorno e poi emigrare in Israele.
A effettuare il loro arresto fu il maresciallo dei carabinieri Luigi Cellai, su ordine del capo della provincia. Nuovi documenti, reperiti presso l’archivio dell’arma dei carabinieri, permettono oggi di conoscere molti dettagli sconosciuti, e di chiarire in parte la tragica vicenda.
Luigi Cellai, fu comandante della stazione di Serravalle dal 1941 al 1945. Fu tra gli esecutori italiani del rastrellamento degli ebrei in Valdinievole, di cui le famiglie Cittone e Benicar.
Dalla sua scheda di servizio si legge; nato a Figline Valdarno (Fi), l'11 ottobre 1904, figlio di Zelindo e Ermini Letizia, ivi residenti. Coniugato, con Assunta Salvini il 12 dicembre 1936. Volontario della legione carabinieri in Roma, dove come allievo ufficiale dal luglio 1923, frequenta la scuola marescialli.
Entra in servizio attivo dal 1926. Dal 4 novembre 1940, fu inviato in Albania, ivi rimasto in stato di guerra fino 28 ottobre 1940. Al rientro in Italia, fu inquadrato nella 2° divisione “Podgora” e viene trasferito a Serravalle, dove gli fu affidato il comando della locale caserma. Dal 1941, prende la residenza, con alloggio in via S. Lodovico.
Secondo una relazione inviata 28 febbraio 1948, alla sede del comando, per richiesta di informazioni sul periodo dell’attività bellica, risulta in data 8 settembre 1943, la stazione oltre al Cellai vi erano i seguenti carabinieri: Dino Cesari, Giovanni Degli Innocenti, Bruno Pagni, Pietro Vezzosi, Dante Canzani, Giuseppe Rotondi, Virgilio Manetti, e Francesco Barbiabianca. Il documento continua dicendo; la stazione fu occupata dai tedeschi, che asportarono tutto il materiale e mobilio presente e per questo motivo tutti i carabinieri si dovettero nascondere compreso il Cellai che in data 1° maggio 1944, si era rifugiato in località “Cagnano”, presso l’abitazione di Domenico Traversali, la sede riprese a funzionare il 24settembre 1944, con al comando ancora il Cellai. La relazione continua, dicendo che nessun carabiniere fu ucciso o ferito.
Nel territorio circostante, indica che tra la popolazione locale non ci furono morti e feriti. Il documento è firmato dal maresciallo capo Arturo Benelda.
Il Cellai, a fine 1944, fu poi trasferito a Firenze, dove è deceduto l’8 agosto 1946".