“Il Comune partecipi al bando 'Attrattività dei borghi storici’ previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”. E’ questo l’appello del gruppo consiliare “Il paese che vogliamo” che, attraverso il capogruppo Davide Costa e il consigliere Leonardo Corsini, ha presentato una mozione in tal senso.

“Per tale misura - spiegano Costa e Corsini - è previsto all’interno del Pnrr per la Toscana uno stanziamento di 24 milioni di euro. Visto che il comune presenta un importante borgo storico, e che a oggi non risultano iniziative dell’amministrazione comunale per far partecipare il borgo storico di Cutigliano al bando 'Attrattività dei borghi storici’, abbiamo chiesto all’amministrazione di mettere in campo tutte le iniziative possibili per partecipare a tale misura, per la quale c’è tempo fino al prossimo 15 marzo. Tra l’altro crediamo che tale bando vada proprio nel solco di uno degli obiettivi principali che l’amministrazione si deve porre, ovvero la lotta all’esodo demografico e la tenuta e l’incremento dei flussi turistici”.

Non solo un invito, ma anche indicazioni che derivano dal lavoro svolto in queste settimane dal gruppo consiliare “Il paese che vogliamo”, coadiuvato da Simone Ferrari. “Installazioni artistiche - spiegano Costa, Corsini e Ferrari - realizzazione degli “Uffizi diffusi” nel Palazzo dei Capitani; sistemazione del percorso e del punto panoramico di San Vito; realizzazione di una o più piccole aree benessere per gli ospiti; apertura di un “luogo del cibo” dove l’ospite potrà assaporare i piatti tipici e di stagione, ma anche imparare a cucinarli; creazione di una cooperativa di comunità che vedrà coinvolti gli abitanti del paese in tutte le varie funzioni necessarie allo sviluppo del progetto NoViArtem, dalla gestione del “luogo del cibo” alla promozione del progetto, dalla figura del “tutor dell’ospite” alla gestione dello spaccio dei prodotti agroalimentari locali; creazione sia di un gruppo di ricerca e di studi delle piante officinali e alimentari spontanee della montagna pistoiese che di un laboratorio di trasformazione delle più diffuse o particolari. E ancora, la strutturazione di uno spazio polifunzionale dedicato alla formazione culturale dove possono essere previste attività di corsi, laboratori, workshop, sala conferenze, spazio di co-working; realizzazione della “casa del camminatore” (centro di informazioni e accoglienza per l’escursionista e per il pellegrino) e di una Comunità energetica rinnovabile che coinvolga i soci e le attività sociali della cooperativa oltre a colonnine di ricarica elettrica per autovetture".

"Abbiamo immaginato - concludono - il progetto “Cutigliano NoViArtem”, che parte dalla consapevolezza di Cutigliano come paese nato lungo una via di comunicazione tra nord e sud, lungo la 'strada'. Ed è da qui che può ripartire la sua rinascita, dalla nuova strada che oggi non è più un sottile nastro polveroso, bensì l’arte. Arte contemporanea, fatta di punti di vista, prospettive, che permetteranno di “vedere” in modo diverso il bello che ci circonda. E’ proprio da qui che nasce il nome del progetto, che deriva da “la nuova strada” (in latino “Nova Via”) a cui si abbina e si fonde la parola latina “artem”. L’idea, quindi, è quella di realizzare installazioni artistiche che utilizzeranno materiali locali o che comunque rimandino alla nostra storia (legno e ferro) e che esprimono il concetto del guardare lontano o del vedere vicino, della prospettiva e del punto di vista. Queste, inizialmente, saranno intorno al paese e si svilupperanno comunque sulla linea nord-sud partendo dalla Cornia fino a San Vito. Le installazioni permetteranno ai residenti e agli ospiti un’interazione profonda con i linguaggi artistici presentati e ricopriranno il ruolo di attrattore del borgo medioevale, ben conservato e curato quale è Cutigliano. Il progetto potrà poi svilupparsi ulteriormente con installazioni in luoghi vicini al paese, sia in direzione Il Melo che in direzione Vizzaneta e Lizzano, determinando un vero e proprio itinerario culturale che andrà, in alcuni tratti, a sovrapporsi alla Romea Strata e al Cammino di San Bartolomeo, creando ulteriore valore aggiunto a questi ultimi".