PESCIA - "Il Comune continua nel percorso intrapreso da tempo e, rilevati i gravi inadempimenti del concessionario, procede con la risoluzione della convenzione con Pepar del project financing dei parcheggi, che presuppone il rientro nella piena disponibilità di tutti i parcheggi dell’ospedale e non solo.

Insieme a questo c’è anche l’aspetto economico, con la quantificazione del danno economico subito dal Comune in circa 5,7 milioni di euro, cui vanno aggiunte altre penali per ulteriori 300mila euro. Da sabato scorso, gli organi di vigilanza del Comune quotidianamente verificheranno l’ottemperanza di queste disposizioni".

Questa la spiegazione, in sintesi, del complesso provvedimento da parte dell’assessore Aldo Morelli, che ha tenuto la conferenza stampa insieme al dirigente Alessandra Galligani e all’ispettore di polizia municipale Alessandro Pippi, che hanno verificato tecnicamente la procedura e gli elementi in essa contenuta.

L’assessore Morelli ha sottolineato che, con questo passaggio, si mantiene un impegno fondamentale che il sindaco Oreste Giurlani aveva assunto con i cittadini nel proprio programma elettorale: Il recupero alla città dei parcheggi zona ospedaliera.

Questa la replica della Pe.Par.

"Nella giornata di venerdì 28 gennaio abbiamo ricevuto la notifica della determina dirigenziale, a firma della Galligani, con la quale il Comune dichiara risolta la convenzione stipulata nel 2012 e dispone la consegna dei parcheggi realizzati e gestiti da Pe.Par in zona ospedaliera.

Si tratta di una decisione assolutamente arbitraria ed illegittima, adottata per ragioni che sfuggono alla umana comprensione, ma che ciò nondimeno è suscettibile di arrecare gravissimi danni alla società Pe.Par e alla intera città di Pescia.

La società Pe.Par – stigmatizzando la condotta dell’amministrazione comunale anche per il risalto dato alla propria improvvida decisione – ha dato mandato ai propri legali per opporsi a tale delibera nelle sedi opportune, richiedendo l’integrale risarcimento di tutti gli ulteriori danni subiti e subendi".

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