Settimane di grande impegno per la Silvano Fedi, impegnata sia in gara che in campo organizzativo.
L’ultimo dei tre appuntamenti, il Rally Città di Pistoia, ha chiuso l’annata con grande soddisfazione, dopo le dispute dei rallies “Valdinievole” e “Abeti”.
Nonostante la concomitanza con la Firenze Marathon un buon numero di partecipanti ha preso parte all’edizione numero 31 del ‘’Trofeo Contea delle Cerbaie’’.
Acqua dell'Elba Nico Basket - Pallacanestro Femminile Prato 77-57
Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina.
Inaugurazione sabato 23 novembre alle 17.
di ANDREA BIAGINI
VALDINEVOLE – Se c’è un esperto della materia calcio dilettantistico, ma anche di Lega Pro – Serie C, sicuramente è Fabrizio Giovannini.
La sua conoscenza di pallone è veramente ampia, quando ci troviamo a parlare di questo o quel giocatore, Fabrizio riesce sempre a darmi un giudizio secco sul valore del ragazzo e spesso ad andare nel dettaglio.
Il suo credo calcistico lo leggerete tra poco, Fabrizio infatti è un direttore sportivo dalle idee chiare che accetta solo progetti dove è possibile lavorare come dice lui, altrimenti preferisce rifiutare l’offerta.
Da sempre è legato a Montecatini dove è riuscito ad ottenere ottimi risultati ed ha mantenuto legami con molti sportivi locali.
1) Fabrizio Giovannini uomo di calcio di lungo corso, raccontaci la tua carriera di dirigente.
Ho iniziato come giornalista, scrivendo di calcio dilettantistico e, quando al mio paese Bagni di Lucca, il direttore sportivo si dimise vista la crisi economica della società, mi chiesero, dato che ero l’addetto stampa della squadra, se avessi voluto prenderne il posto.
Fui onorato ed iniziai questa avventura, con un grande entusiasmo, ero molto giovane ed avevo tanto da imparare.
Dopo questo inizio, ho avuto la fortuna di lavorare in province e categorie diverse, riuscendo ad avere così un quadro completo del mondo del pallone.
Sono venticinque anni che ininterrottamente faccio il ds passando: da Altopascio in prima categoria, Montecatini con due vittorie di campionati portando la squadra dalla Prima alla Eccellenza, Ponsacco in serie D, Massese e Castelnuovo Garfagnana in C2 e Venturina sempre in D.
2) Attualmente sei direttore sportivo del Folgor Marlia in Promozione. E’ stato difficile per te tornare, dopo anni di professionismo, al calcio dilettantistico?
No, perché non ho mai abbandonato questo ambiente, anche quello puramente dilettantistico, credo che, per assurdo, è più difficile lavorare nelle categorie più basse che in quelle “pro”.
Nei dilettanti il ruolo è puramente di fatto, ma devi essere mentalmente pronto a fare: il magazziniere, il segretario, il mercato, insomma, proprio tutto…
Alcuni anni fa ho fatto una scelta ben precisa, per rimanere attaccato al calcio professionistico, dovevo scendere a troppi compromessi, rendere favori a persone che mi mettevano a lavorare in determinate piazze, in pratica acquistare giocatori che volevano loro…
Ho preferito portare avanti in proprio l’attività organizzativa e logistica, con la crescita di tornei giovanili e devo dire che mi sono tolto soddisfazioni importanti, da questo punto di vista non ho nessun rimpianto.
3) Da profondo conoscitore dei campionati di serie C1 e C2, adesso Prima e Seconda Divisione, come si stanno comportando, a tuo avviso, le squadre toscane?
Partendo dalla C1 (Prima Divisione) devo dirti che alla Lucchese sono profondamente legato e mi fa piacere che sia uscita da un periodo negativo.
Per quanto riguarda il Pisa è al di sotto delle attese, ma paga il doppio salto di categoria; il Viareggio del mio ex calciatore, ora direttore generale, Andrea Gazzoli, è una lieta sorpresa perché sta valorizzando molti giovani.
In C2 (Seconda Divisione) la Carrarese ha la struttura societaria per poter aprire un ciclo importante; Prato, Gavorrano, Poggibonsi, Sangiovannese sono tutte piazze importanti con la potenzialità di rimanere in categoria professionistica. Dovranno essere particolarmente brave, anche in virtù della nuova selezione imposta dalla Lega Pro che falcidierà molti posti nei professionisti.
4) In serie D abbiamo una degna rappresentante della Valdinievole, il Borgo, primo solitario in classifica.
Il lavoro programmato paga sempre e giustamente si ritroveranno, da piccola squadra dilettantistica di pochi fa, a fare un campionato importante, come quello di Seconda Divisione, categoria che credo manterranno a lungo, sfruttando sia la capacità professionale che l’entusiasmo del momento.
5) Guardando le altre, per quanto riguarda le big, la Pistoiese è saldamente in testa in Eccellenza, ma l’Arezzo fatica oltremodo…
Mi ha sorpreso molto che Pistoia non abbia chiesto il ripescaggio in serie D però, dopo lo splendido campionato di quest’anno, credo che getteranno pian piano le basi per un concreto rientro nei tornei che più gli competono.
Invece, come ad altre prestigiose città è accaduto, anche ad Arezzo di terminare un ciclo, il segreto di un rientro in grande stile è di affidare, a persone serie, il rilancio societario e soprattutto agli investimenti di personaggi del luogo, non credendo personalmente in mecenati che vengono da fuori.
6) Completiamo il quadro generale dei campionati con le restanti squadre, a partire da Montecatini.
Qui il ragionamento è più articolato, intanto la città ha dimostrato di credere poco nel progetto calcio, anche se certamente è ancora poco, è almeno rappresentata in un campionato pur basso che sia…
Certo che, dopo tanti nostri sacrifici per riportarla in Eccellenza, vederla abbandonata come alcune stagioni fa, non andava per niente bene.
Ci sono potenzialità che possono essere sfruttate meglio, come ad esempio coinvolgere alcuni personaggi considerevoli che la città ha, come sta facendo l’assessore Pucci, sicuramente uno dei manager calcistici più importanti a livello internazionale.
Oltre a questo, altre persone che resero grande il Montecatini ai miei tempi, farei di tutto per riavvicinarli ai colori biancocelesti, parlo di: Moreno e Davide Zinanni e Pompeo Fiocchi.
Inoltre creare una forte sinergia con il settore giovanile del Murialdo, che sta lavorando molto bene, poiché senza un bacino di settore giovanile alle spalle non si può strutturare un ambiente pronto al rilancio.
7) Tuo fratello è direttore sportivo della Lucchese, cosa vi accomuna e cosa vi divide, nella gestione manageriale di un club?
Abbiamo lavorato per molti anni insieme e forse questo legame era più che positivo, perché ci completavamo: io più moderato e riflessivo, lui più diretto e pronto a tutto per ottenere i risultati prefissati.
Credo fermamente che l’esperienza a Lucca, di questa stagione tra mille problemi, l’ha ancora di più fortificato, facendogli raggiungere quella esperienza tale che lo potrà far crescere ancora e raggiungere traguardi ancora più importanti.
8) Sei profondamente legato ai territori valdinievolini, cosa ti colpisce di più di queste zone e di chi le abita?
Le persone che vivono nei vostri luoghi sono: aperte, solari e, nonostante la zona sia piccola, vi è la possibilità di vivere bene.
Infatti ci sono molte attrattive, a disposizione dei cittadini, che possono essere sfruttate quotidianamente.
Questo contatto con mondi importanti come: cultura, sport, benessere, divertimenti, genera una qualità della vita molto alta.
Senza dimenticare l’incanto del territorio, veramente di una bellezza unica!