Settimane di grande impegno per la Silvano Fedi, impegnata sia in gara che in campo organizzativo.
L’ultimo dei tre appuntamenti, il Rally Città di Pistoia, ha chiuso l’annata con grande soddisfazione, dopo le dispute dei rallies “Valdinievole” e “Abeti”.
Nonostante la concomitanza con la Firenze Marathon un buon numero di partecipanti ha preso parte all’edizione numero 31 del ‘’Trofeo Contea delle Cerbaie’’.
Acqua dell'Elba Nico Basket - Pallacanestro Femminile Prato 77-57
Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina.
Inaugurazione sabato 23 novembre alle 17.
IL VINO DEI MISTERI
Per la mia prima trasferta dell’anno (il Ponte dell’Epifania) ho puntato verso il Piemonte. Impossibile resistere al fascino dei rossi da uve nebbiolo che trovano straordinari interpreti dal nord della regione al Roero e, soprattutto, nelle Langhe. Barbaresco e Barolo sono denominazioni imprescindibili nelle gerarchie nazionali e continua fonte di scoperta per l’appassionato. Le diversità pedoclimatiche delle varie sottozone si riflettono nei vini, mettendo in evidenza una pluralità di espressioni di alto livello raramente riscontrabile altrove. Esistono (e ci mancherebbe altro) etichette di culto, dal pricing in linea con il loro mito e quasi sempre giustificato da una qualità eccelsa. Attorno ad esse ruotano straordinarie opportunità di acquisto per chi intenda declinare il rapporto qualità/prezzo verso l’alto. Non è così difficile cogliere l’effettiva matrice artigianale di certi vini se si visitano i luoghi, se si osservano le vigne, se si ascoltano gli uomini che ne traducono i frutti nel bicchiere. Il capitolo Barolo, per la sua ampiezza, merita uno sguardo dedicato che intendo riprendere con la dovuta articolazione. Più circoscritto nell’estensione territoriale ma non meno significativo negli esiti e variegato nella proposta il panorama di Barbaresco. Angelo Gaja ne rappresenta l’ambasciatore planetario per l’irreprensibile costanza qualitativa e la proverbiale longevità. Leggendario il Barbaresco Asili di Bruno Giacosa, figura carismatica della storia enologica italiana. Non meno eclatanti i Barbaresco della Tenuta Cisa Asinari, con un derby interno fra Gaiun e Camp Gros che rende arduo l’imbarazzo della scelta. Un trittico di aziende che rappresenta il gotha della denominazione ma non ne esaurisce le punte di eccellenza. Fantastico il Barbaresco Campo Quadro 2007 di Punset cui Marina Marcarino (in regime biologico certificato dal 1987), ha saputo infondere uno slancio gustativo superiore. Da Neive a Treiso per il Barbaresco Rizzi 2006, dall’omonimo cru interamente di proprietà di Enrico Dellapiana. Un vero regalo, a poco più di 20 euro, questo nebbiolo di tessitura finissima, davvero ricamato nello spettro olfattivo e nella trama tannica. Torno a Barbaresco per concludere con il Pajè 2004 di Roagna, giocato invece sulla potenza e sulle suggestioni terrose. Visita, quest’ultima, didattica per ribadire la centralità della vigna, posta in un anfiteatro di struggente bellezza. Congedandomi, Luca Roagna mi ha consegnato una bottiglia non etichettata, attinta dallo storico aziendale. Impossibile carpirgli un accenno, un dettaglio che potesse renderla riconoscibile. Rivelatasi, alla prova del bicchiere di ieri sera, una mirabile fusione di energia e delicatezza dall’abissale persistenza finale. Cosa fosse questo vino non è dato sapere. Resterà il vino dei misteri