Un lettore Omero Nardini, ci invia questo suo contributo.

"Il castello di Buggiano appare in tutto il suo splendore a chi percorre la regionale 435 che attraversa la Valdinievole. La vista è il senso che offre maggiori suggestioni e informazioni su questa antica “terra murata”. Innanzitutto con la percezione dei colori: gli infiniti grigi delle pietre, il rosso del laterizio impiegato per archivolti e a rincalzo qua e là sui paramenti murari e il “Rosso Buggiano” con il quale sono tinteggiati gli intonaci di molti edifici, in primo luogo la scenografica Villa Sermolli che apre in basso la visione del paese. Un rosso talmente particolare che prende specifica denominazione dal luogo, imponendosi come un valore estetico distintivo, preferito dai Sermolli, che lo usarono per segnare le loro estese proprietà infra muros.

Ma oggi di questo nobile valore estetico dovremmo parlare al passato? Chi volge dalla pianura la sguardo al castello rimane sbalordito e amareggiato: Villa Sermolli, elemento autorevole della trama urbana di Buggiano, si mostra bellamente in una veste color salmone appena spalmato! Il bel “rosso buggiano” parrebbe restare solo su uno spicchio di limonaia, forse miracolosamente scampata allo spregio.

Naturalmente ci domandiamo come possa essere stata autorizzata una tale misura inaccettabile, inopportuna, inappropriata".