Alle ore 16.30 di sabato 8 luglio, nella spendida cornice medievale di Palazzo Pretorio si è tenuto un convegno organizzato dalla associazione Buggiano Castello con il contributo di Fondazione Spadolini, Istituto storico lucchese, Società europea di cultura, Fondazione forense di Pistoia, Unione giuristi cattolici Pistoia-Valdinievole che ha trattato la tragica vicenda storica dell’assassinio occorso nell’estate del 1923 al confine tra Grecia e Albania, in cui vide la morte il generale Enrico Tellini.

L’evento appena ricordato è di grande attualità oggi, come confermato anche da uno dei relatori presenti, Giordano Bruno Guerri,  perché il fatto accaduto è il precedente per eccellenza per quel tipo di controversie internazionali in cui una nazione ne aggredisce un’altra per rappresaglia contro atti ostili perpetrati nei suoi confronti non a opera di privati, terroristi guerriglieri che l’altra nazione avrebbe protetto. Basti ricordare i fatti delle Torri Gemelle e dell’azione americana in Afghanistan che ne seguì.

La famiglia del generale Tellini è originaria della Garfagnana e si imparentò con uno dei più antichi e illustri casati della zona, formato prevalentemente da giuristi ossia i Franchini di Borgo a Buggiano. Infatti è proprio nella storica dimora di questi ultimi, Villa Amalia che sono conservati i cimeli, le onoreficienze e i documenti appartenuti al generale.

Nel corso della calda ma ventilata serata, gli aspetti locali sono stati trattati da Omero Nardini dell’Istituto storico lucchese e da Lorenzo Franchini discendente dei Tellini e contitolare insieme al fratello di uno studio legale che quest’anno raggiunge i 130 anni dalla sua fondazione.

Il notissimo volto di Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale degli italiani, esperto di storia del fascismo ha nel suo discorso ribadito l’importanza e l’attualità del caso Tellini oggi, Gianluca  Fulvetti  assente per imprevisti non prorogabili, è stato l’autore della voce Tellini per la Treccani, letta personalmente da Lorenzo Franchini. Infine gli interventi di Simone Vezzani dell’Università di Perugia che ha approfondito i profili giuridici della questione e del col. Francesco Mazzei, che ha invece catturato l’attenzione dei presenti nella spiegazione delle implicazioni militari con particolare riferimento all’impiego delle forze armate nelle operazioni di guerriglia.

L’incontro è stato presieduto da Cosimo Ceccuti, allievo e principale collaboratore di  Giovanni Spadolini. A seguire uno spendido buffet curato dal bar Giovannini di Montecatini Terme, che ha rinfrancato tutti i presenti, relatori e organizzatori compresi, vista l’afa possente che ha veramente accompagnato i lavori durante tutto il pomeriggio.

di Michela Cinquili