Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Rispondo al lettore che ha pubblicato il suo punto di vista in merito al camioncino dei panini . Io penso che volevano semplicemente dare un servizio alle persone che uscendo dalla discoteca possono avere .....
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Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.

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A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.

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A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.

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Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.

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Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.

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As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.

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A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.

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As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.

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Inaugurazione sabato 23 novembre alle 17.

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Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

La grande .....
ZODIACO
di Sissy Raffaelli

Oroscopo di novembre

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Segno fisso di acqua, domiciliato in Plutone e Marte, vede la sua esaltazione in Mercurio.

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Com'è cambiata la comunità in un secolo e mezzo
Uzzano, 150 anni

2/4/2011 - 12:20


Lo scorso 19 marzo, l’Amministrazione comunale di Uzzano ha voluto commemorare il 150° dell’Unità d’Italia con una seduta straordinaria del consiglio comunale, aperta ai ragazzi delle scuole, durante la quale si è inteso celebrare la classe dirigente uzzanese dal 1861 a oggi. Lo storico Cesare Bocci dell’Associazione "Gente di Valdinievole" ha tenuto una relazione sul tema e, di seguito, è stata inaugurata una targa, realizzata dall’artigiano concittadino Paolo Davini in collaborazione con la maestra Silvia Pagni, nella quale sono riportati i nomi dei sindaci e commissari prefettizi che si sono avvicendati alla guida del Comune. L’Amministrazione comunale ha poi voluto assegnare un attestato di benemerenza agli ex sindaci tuttora viventi e ai congiunti di coloro che non ci sono più, oltre che un riconoscimento alle associazioni di volontariato assistenziale, culturale, religioso presenti sul territorio.                                                                                                                                                                                 Uzzano è molto cambiato in centocinquant’anni. Un secolo e mezzo fa, era una comunità di circa 5000 abitanti, che si estendeva dall’altura dei Pianacci sino alle propaggini del Padule di Fucecchio, confinando a nord/ovest con Pescia, ad nord/est con Buggiano, a sud/est con Fucecchio, a sud/ovest con Montecarlo. La sede comunale era “fuori del Comune” dal 1773, a Pescia, presso il Palazzo Magnani al ponte del Duomo; nel 1890 circa, il municipio sarà trasferito a Palazzo Matteucci, a lato della Cattedrale, ove rimarrà sino al 1980, quando finalmente sarà riportato nel territorio uzzanese, a S. Lucia.

L’economia uzzanese era prevalentemente agricola, a vocazione olivicola, ortiva e viticola, il viaggiatore che si fosse trovato a percorrere la “Via Regia che da Pescia va a Pistoia” (odierna S.R. 435 “Lucchese”) si sarebbe imbattuto in una lunga sequela di poderi, appartenenti alle famiglie Di Grazia, Anzilotti, Gambarini, Fratini, Nucci, Bonazzi, nelle cui vicinanze sorgevano sovente stupende ville di campagna di proprietà delle medesime; tuttavia, non mancavano le prime industrie, nel settore cartario e laterizio, come le Cartiere Bonazzi e Livini al Botteghino (odierna frazione di Sant’Allucio), e laterizio, come la piccola Fornace Anzilotti al Botteghino,  le Fornaci Anzilotti e Cacini in località “Fornaci di Santa Lucia”, la Fornace “Pantanaio” al Molinaccio e di “Colle Mitoli” a Santa Lucia. Anni dopo, sarebbe sorto lo “Stabilimento bacologico Egisto Giusti” per la lavorazione del baco da seta, al Molinaccio; nel corso del ‘900, sorgeranno le Fornaci Cecchi, alle “Fornaci”, Pucci e Rossi a Santa Lucia.

 La classe dirigente non poteva che essere espressione di un tale assetto economico/sociale e, infatti, le prime amministrazioni erano composte in prevalenza da nobili e borghesi facoltosi. Sarà con l’allargamento del suffragio negli ’10 e, poi, con la nascita, pure sul territorio uzzanese, dei partiti politici “di massa”, cattolico e socialista, che sindaci, assessori e consiglieri cominceranno ad appartenere alla piccola borghesia e, dal secondo dopoguerra, al popolo.

 

 L’evento più traumatico degli ultimi centocinquant’anni a Uzzano è stato senza dubbio la separazione della frazione di Chiesina Uzzanese, nel 1963, che si costituì in comune autonomo. Oggi, Uzzano è un comune di quasi 6000 abitanti, con un territorio che dai Pianacci giunge sino al Forone, al confine con Chiesina Uzzanese. Ha vocazione prettamente residenziale, per quanto siano presenti sul territorio alcune importanti attività industriali e artigianali, un tessuto commerciale sano e ben organizzato, aziende florovivaistiche tenaci, nonostante la crisi pesante del settore e del mercato dei fiori di Pescia, cui i floricoltori uzzanesi fanno riferimento. La popolazione è concentrata prevalentemente nelle frazioni di Sant’Allucio, Santa Lucia e Forone, sebbene negli ultimi dieci/quindici anni si sia assistito a un ripopolamento del centro storico di Uzzano Castello della collina in genere, dove sono sorte attività agricole nel settore oleario “di qualità” e agriturismi. La scommessa di chi amministra il territorio di Uzzano, in verità con sempre minori risorse a disposizioni, è quella di forgiare una nuova generazione di cittadini che si sentano orgogliosi di far parte della loro comunità, consapevoli delle proprie radici e, quindi, aperti al nuovo e al diverso, in una società in continua trasformazione, nella quale i punti di riferimento tradizionali stanno venendo meno e vi è la necessità di aprire la mente e i cuori. 

Fonte: Alessandro Riccomi
 
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