Il capogruppo della Lega Simone Ciervo interviene sul progetto "Lingua dei segni".

"In data 29.09.2022 avevo interrogato il sindaco e la giunta, per sapere se intendessero promuovere, per quanto di loro competenza, percorsi scolastici che prevedessero la realizzazione di setting ottimali per l'autonomia degli studenti con disabilità uditiva.

Era stata difatti proposta, dal mio gruppo consiliare, l'introduzione dell'insegnamento  della “Lingua dei segni” per tutti gli studenti. Mediante la conoscenza del linguaggio tipico degli audiolesi, sarebbe stata favorita non solo l'integrazione dei ragazzi non udenti, ma anche l'attuazione di quanto previsto dal decreto Sostegni  all'art. 34 ter, approvato dal Parlamento in data 19.05.2021.

In quella stessa seduta del consiglio comunale, l'amministrazione aveva comunicato di aver già preso contatti con i dirigenti scolastici, al fine di valutare possibilità e tempistiche per la realizzazione di un progetto che prevedesse l'insegnamento del linguaggio dei segni nelle scuole. Ciò, in modo tale da aggiungere un ulteriore tassello all'inclusione sociale. In quella circostanza fu inoltre comunicato che di lì a poco si sarebbe svolta una riunione collegiale, avente ad oggetto tale tematica.

E' trascorso più di un anno da quella seduta,  ma nessuna comunicazione è pervenuta, né in aula consiliare, né in altre sedi, circa lo stato di avanzamento e fattibilità del progetto. L'amministrazione ha tuttavia provveduto all'organizzazione del corso di italiano dedicato alle donne straniere, come riportato da alcune testate giornalistiche. Ciò mediante il coinvolgimento di associazioni del territorio, in modo tale da azzerare le distanza e favorire l'inclusione sociale. Sebbene tale iniziativa sia indubbiamente pregevole, non si comprende come mai, a distanza di un anno, l'amministrazione comunale non abbia dato seguito e attuazione al progetto di promozione del linguaggio dei segni, anch'esso dotato di valore fortemente inclusivo.

Nulla è stato comunicato circa gli esiti della riunione collegiale tenutasi nel settembre 2022, tanto meno niente è dato sapere in relazione a fattibilità e tempistiche. La questione, a nostro avviso, non deve essere assolutamente sottovalutata perchè si rischia di non dare attuazione al principio di uguaglianza sostanziale in un ambito fortemente determinante come quello scolastico. Si attendono pertanto chiarimenti e delucidazioni in merito".