Franco Magnani (il "pittore della memoria") è deceduto ieri negli Usa. Era nato a Pontito il 16 febbraio 1934, ancora bambino rimase orfano di padre (1942), a 12 anni andò a scuola a Lucca e quindi a Montepulciano (a imparare un mestiere), nel 1955 provò ad aprire una piccola attività in paese (falegname) ma senza successo, quindi a circa 22 anni lasciò definitivamente Pontito spostandosi in Liguria cercando un lavoro stabile che gli desse da vivere, dal 1960 come cuoco di bordo si imbarcò su varie navi e infine, nel 1965, all’età di 31 anni, si stabilì definitivamente a S. Francisco (California).

I suoi Franco rappresentano il paese e la sua vita di allora, prima del 1943, sono rievocazioni della sua infanzia. Tutte le sue opere, almeno quelle dipinte prima del 1987 (anno del suo primo ritorno in patria), sono unanimemente ritenute, da pubblico e critica di notevole spessore artistico. A cavallo fra gli anni ottanta/novanta la stampa (Espresso, Panorama e vari quotidiani, gli dedicarono intere pagine).

Magnani ha amato moltissimo il suo paese natale, così tanto che tutti i suoi primi dipinti raffigurano Pontito con accurata minuzia pur rimanendone lontano ininterrottamente per circa 30 anni.

Il famoso neurologo e scrittore, Oliver Sacks, gli dedica un intero capitolo (Il paesaggio dei suoi sogni) del suo libro – Un antropologo su Marte - Biblioteca Adelphi 305 - Anno 1995.

Ha esposto i suoi dipinti a Palazzo Medici Riccardi di Firenze (1991) all’Exploratorium di San Francisco (California) a Pescia (Scuole Simonetti) e anche nella piazza Lazzaro Papi di Pontito (estate 2004).