Si è conclusa con un risultato altamente soddisfacente, la stagione agonistica di Mattia Giannini e Roberta Papini.
Settimane di grande impegno per la Silvano Fedi, impegnata sia in gara che in campo organizzativo.
L’ultimo dei tre appuntamenti, il Rally Città di Pistoia, ha chiuso l’annata con grande soddisfazione, dopo le dispute dei rallies “Valdinievole” e “Abeti”.
Nonostante la concomitanza con la Firenze Marathon un buon numero di partecipanti ha preso parte all’edizione numero 31 del ‘’Trofeo Contea delle Cerbaie’’.
Acqua dell'Elba Nico Basket - Pallacanestro Femminile Prato 77-57
Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina.
Inaugurazione sabato 23 novembre alle 17.
Ultimamente si parla spesso di incidenti stradali, specie dopo che Matteo Renzi, il sindaco di Firenze, è divenuto il primo firmatario di una proposta di legge di iniziativa popolare volta a punire più severamente chi provoca incidenti mortali sotto l’effetto di droga o alcol.
Nel giro di 24 ore alla prima firma se ne sono aggiunte quasi 3mila, ed oggi questo numero è più che raddoppiato. L’obiettivo è quello di raggiungere 50mila firme, necessarie affinchè la proposta approdi in Parlamento, a meno che qualche deputato o senatore non prenda l'iniziativa di presentarla personalmente.
Le ragioni su cui poggia l’impegno di Renzi e delle numerose associazioni che si sono occupate del progetto riposa su un dato: 4000 morti l'anno (in Italia, ndr), e in un decesso su tre sarebbero coinvolte persone con sensi alterati da alcool o droghe.
Attualmente, nella maggior parte dei casi in cui l’incidente è provocato da persona sotto l’effetto di alcol o droga la qualificazione giuridica è di omicidio colposo (o lesioni colpose), ciò comportando pene notevolmente contenute e una sospensione di pochi mesi della patente di guida.
Solo in taluni casi la giurisprudenza ha ritenuto di ravvisare un omicidio doloso, laddove il dolo eventuale risiederebbe nel fatto che chi si pone alla guida pur essendo alterato accetta il rischio di provocare eventi dannosi ed anche mortali.
Anche in Valdinievole, specie nel weekend, è alto il numero delle persone sorprese alla guida in condizioni di ebbrezza alcolica, le cui patenti sono state ritirate, talvolta anche con sequestro del veicolo.
Soltanto pochi giorni orsono, una donna di 46 anni di Pieve a Nievole, coinvolta in un incidente stradale, è stata denunciata alla Procura della Repubblica per guida in stato di ebbrezza alcolica, mentre 11 patenti sono state ritirate nella notte tra venerdì e sabato.
La proposta di legge menzionata contempla l’introduzione nel Codice Penale di un nuovo reato, l’art. 575 bis, che punisce con la reclusione da 8 a 18 anni chi cagiona la morte di un uomo ponendosi consapevolmente alla guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Analogo intervento è previsto per il reato di lesioni, mediante l’introduzione del delitto di “lesioni personali stradali”, anch’esse qualora siano causate da un soggetto che si pone alla guida in stato di alterazione psico-fisica.
Non può non segnalarsi, però, oltre alla critica svolta da alcuni Professori di Diritto Penale circa la difficoltà nel classificare come “dolosa” la morte da incidente stradale, come il termine “consapevolmente” – utilizzato a riguardo di una persona sotto l’effetto di alcol e droga – risulti poco compatibile con lo stato psico-fisico del soggetto.
Delle due l’una: o lo si interpreta in senso ampio (consapevolezza integrata, perciò, dalla sussistenza di un minimo di coscienza di sé e della propria condizione), con la conseguenza, però, di ritenerla sempre esistente - poiché senza quel minimo di coscienza il soggetto perderebbe i sensi o, comunque, non potrebbe fisicamente porsi alla guida di una vettura; oppure, intendendo con “consapevolmente” qualcosa di più, si rischia di poter raramente applicare il reato di omicidio stradale, poiché uno degli effetti di sostanze stupefacenti e alcol è proprio quello di alterare la percezione e la consapevolezza del rischio.
Altra significativa novità è quella che si intenderebbe apportare con riferimento alla patente di guida: infatti, l’art. 1 della proposta di legge prevede che colui il quale venga condannato per il reato di “omicidio stradale” non possa più conseguire una nuova patente di guida o un nuovo certificato di idoneità alla guida per ciclomotori.
Si tratta di una conseguenza particolarmente grave, subito ribattezzata l’ “ergastolo della patente”; ad oggi, invece, la revoca permanente della patente può essere disposta solo in caso di perdita definitiva dei requisiti psicofisici necessari alla guida. La revoca dovuta alla commissione di determinati reati non impedisce al soggetto di ottenerla nuovamente affrontando i normali esami in una scuola guida.
Infine, l’art. 13 della proposta di legge inserirebbe il (nuovo) reato di omicidio stradale tra quelli per cui il codice di procedura penale prevede l’arresto obbligatorio in flagranza; nelle parole dei promotori, ciò dovrebbe servire “da deterrente e [porre] rimedio a una distorsione per cui un borseggiatore colto in flagranza a rubare 100 € va in prigione e chi uccide con l’auto ubriaco e drogato no”.
Concludendo, si tratta indubbiamente di una iniziativa dal forte valore politico, che segna una presa di posizione netta.
Sarà interessante verificare nei prossimi mesi quale sarà la reazione dei cittadini, divisi tra i due poli dell’intolleranza verso le rigide restrizioni (da taluni ritenute eccessive, specie quando si tratta di limitare il consumo di alcol a tavola) e la volontà di arginare il terribile fenomeno delle morti a causa della guida in stato di ebbrezza.
Da un punto di vista prettamente giuridico, poi, in vista di un’eventuale approvazione sarà comunque necessario e doveroso un attento lavoro di correzione del testo, per evitare che anch’esso entri a far parte del novero (davvero troppo ampio) di inutili normative emergenziali.