Tara Gandhi ha ricevuto oggi nelle sale dell’Hotel La Pace di Montecatini Terme l’ingrandimento di una copia della banconota con l’effigie del volto del nonno, realizzata in Italia nel 1986 dal maestro Trento Cionini. A consegnarla, è stato Guido Crapanzano, consulente della Banca d’Italia e uno dei massimo esperti di numismatica, insieme a Sandro Sassoli, coordinatore generale del progetto numismatico per l’Expo di Milano 2015.
“E’ interessante rievocare la nascita di questa moneta – ha detto Crapanzano -. Quando, nel 1984, Rajiev Gandhi fu eletto Primo Ministro dell'India, decise di far effigiare sulle banconote il Mahatma Gandhi. In precedenza, sino all'indipendenza del 1848, sulle banconote indiane campeggiavano i ritratti dei Re della Gran Bretagna, mentre, dopo il 1948, sui biglietti vi erano solo raffigurazioni di immagini simboliche o decorative. La realizzazione del desiderio di Rajiev Gandhi si rivelò molto più difficile del previsto, per l'inaspettata difficoltà di incidere sulle lastre da stampa un'immagine piacevole del padre spirituale dell'India che, con l'avanzare degli anni, era diventato irrimediabilmente brutto – ha raccontato -. Gli incisori della Reserve Bank of India si cimentarono per molti mesi nel tentativo di creare una raffigurazione gradevole, ma senza riuscire a produrre risultati accettabili. Dopo alcuni malriusciti tentativi, gli incisori proposero di realizzare una raffigurazione di Gandhi in età non avanzata, ipotesi che non venne però presa in considerazione. La difficoltà dell'impresa appare potrebbe apparire difficilmente comprensibile ai non addetti ai lavori, anche perché tutti noi abbiamo un ricordo dei lineamenti del viso di Gandhi legato al film che ne ha esaltato le gesta, ma per valutare quanto fosse arduo rappresentarlo di piacevole aspetto, sarà sufficiente cercare su internet le immagini che evidenziano gli effetti devastanti che il peso degli anni produssero alla fisionomia del Padre spirituale dell'India. Visti i primi i deludenti risultati, Rajiev Gandhi decise allora di affidare l'incarico a una tra le più antiche e qualificate aziende di cartevalori operanti in Inghilterra, ma anche in questo caso le prove di stampa giunte da Londra delusero le aspettative. A questo punto entra in gioco il Maestro Trento Cionini, unanimemente riconosciuto tra i migliori incisori di banconote dell'epoca, a cui si devono alcune tra le più affascinanti banconote emessa dalla Banca d'Italia come quella da 500 mila con Raffaello, il 100 mila Manzoni, il 50 mila Leonardo, il 20 mila lire Tiziano, il 10 mila Michelangelo, e molte altre”.
“Il maestro Cionini è stato uno tra i più prolifici incisori di cartevalori del XX secolo: ha creato splendide banconote non solo per l'Italia, ma anche per numerose altre Nazioni quali: Germania, Cina, Argentina, Brasile Marocco, Turchia, Zaire, Venezuela, Yugoslavia, Vietnam, Bangladesch, Polonia, Corea, Angola – ha aggiunto Sassoli -.
Quando all'inizio del 1986 raggiunse l'età della pensione, il Governatore della Banca d'Italia, Carlo Azeglio Ciampi, in considerazione della stima che riponeva in lui, gli concesse il privilegio di due ulteriori anni di consulenza alla scuola degli incisori dell'Istituto di emissione. Tra gli allievi di questa scuola, vi era anche un'apprendista proveniente dalla Reserve Bank of India che, venuto a conoscenza del problema della raffigurazione di Gandhi, propose di commissionare il ritratto a Cionin. Il suggerimento venne ascoltato e così, nella primavera del 1986 il maestro italiano si cimentò nell'ardua impresa. Il ritratto eseguito da Trento Cionini – ha concluso -, riscosse l'immediato apprezzamento dei responsabili dell Reserve Bank of India, nonché quello del Governo e, dopo l'emissione, anche quello della popolazione, al punto che, dal 1987, sino a oggi, sulla parte destra di tutti i tagli delle banconote emesse dalla Reserve Bank of India, campeggia un ritratto in cui, nonostante l'età avanzata, il viso del Padre spirituale dell'India appare benevolo, indulgente e dignitoso”.
La consegna della banconota ha visibilmente emozionato la nipote di Gandhi, Tara. “E’ un onore ricevere questo importante riconoscimento – ha dichiarato -. Rafforza il ricordo di mio nonno e il legame che ho con il vostro Paese”.
Fonte: Comunicato stampa