E’ andato in pensione recentemente il primario storico dell’oculistica di Pescia, Cesare Frugoli, che negli ultimi anni aveva ricoperto anche la carica di responsabile dell’Area Chirurgica del Cosma e Damiano. Frugoli è stato una figura di primo piano nella Valdinievole - dove è nato ed ha sempre lavorato - sia per la professionalità sia per l’umanità che hanno sempre contraddistinto la sua lunga carriera di medico oculista.

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1972 all’Università di Pisa, Frugoli è entrato quasi subito all’ospedale di Pescia e pochi mesi dopo ha ricevuto l’incarico di assistente al servizio di oculistica. Nel ’77 ha concluso la specializzazione, presso l’ateneo senese, in Clinica Oculistica e da lì è iniziata la sua ascesa: prima ‘aiuto’ (termine che in medicina definisce il vice primario), poi primario del reparto di oculistica (giugno 2000) e infine responsabile dell’area chirurgica dell’ospedale di Pescia (2004). In questi anni ha comunque continuato a studiare e ad aggiornarsi, seguendo anche corsi sui nuovi sviluppi e le nuove tecniche della sua materia, in particolare su ‘Laser e chirurgia del glaucoma’ e sulla ‘Implantologia oculare’.

Uno spazio rilevante nella sua vita l’ha però avuta anche il volontariato e la sua disponibilità ad aiutare i meno fortunati, soprattutto nei paesi del Terzo mondo dove Frugoli è andato, il più delle volte a proprie spese e durante il periodo delle ferie, a fare interventi soprattutto di cataratta, che da noi è diventato quasi un intervento ambulatoriale mentre in molte aree dell’Africa e dell’Asia è causa di cecità per decine di migliaia di persone. Le ultime missioni sono state nel nord dell’Afganistan, in un ospedale di Emergency, e nel Burkina Fasu, in particolare in una provincia dello stato africano che conta circa 260 mila abitanti e dove non c’e nemmeno un medico.