Primo appuntamento del progetto "A scuola di teatro”, promosso dall’assessorato all’istruzione e formazione della Provincia di Pistoia, quest’anno dedicato al tema del gioco del teatro e delle sue contaminazioni tra i vari linguaggi espressivi.
 
Al Teatro Montand, mercoledì 5 dicembre alle ore 11.15 saranno circa duecento gli studenti provenienti dall’ITC Forti di Monsummano Terme, dal Liceo Salutati di Montecatini e dall’ITIS Fedi di Pistoia che assisteranno alla recita di "A porte chiuse", tratto dall’omonimo testo scritto da Jean Paul Sartre nel 1944.
 
Nuovo genere di prosa e danza, definito dramma-coreografia, è presentato dalla Compagnia Incontroverso, nata da una fusione tra cultura teatrale Italiana ed Armena. Protagonisti Sargis Galstyan (anche autore delle coreografie), Clara Brajtman, Lorenzo Girolami e Marine Galstyan, che firma inoltre la regia. Completano il cast Valentina Nesti, Gabriele Nesti, Martina Danesi, Chiara Grillini. I costumi sono di Naira Abgaryan, le luci di Emiliano Pona; il laboratorio Scena&Tecnica dell’Associazione Teatrale Pistoiese ha curato la realizzazione delle scenografie.

Lo spettacolo sarà replicato il 6 e il 7 dicembre al Manzoni per le scuole pistoiesi (ore 10.15) e la sera di venerdì 7 inaugurerà, alle ore 21, la sezione Altri Percorsi della stagione di prosa del Manzoni.
 
Una rappresentazione del tutto originale che si fonde con la disciplina della danza e, precisamente, con il Tango (la colonna sonora è su musiche di Astor Piazzolla, Reneé Aubry, Gothan Project, Mariano Mores) che restituisce all'opera dinamiche e ritmi accattivanti, rappresentando il canale espressivo più diretto per trasmettere l’angoscia e la disperazione dei personaggi, soprattutto quando il dolore li rende muti.

Nel momento in cui i protagonisti sono impediti nel parlare, il corpo si ribella e libera il suo linguaggio. Da questa esigenza ed esperimento, nasce una nuova ricerca teatrale che unisce diverse arti e le sintetizza in un unico stile espressivo.
 
Al centro del testo Ines, Estelle e Garcin. Due donne e un uomo mandati all’inferno: una stanza con una sola porta, chiusa, e all’interno tre sedie. Qui le persone si incontrano e scontrano per la prima volta. Hanno storie diverse ma anche qualcosa in comune: la ragione per cui sono lì a condividere quel vuoto. Nessuno strumento di tortura, diversamente da quanto si aspettavano, e per un attimo si credono salvi. Ma la sofferenza non si fa attendere e presto si accorgono di quanto sia feroce l’espiazione: inizia una lenta e crudele presa di coscienza della propria colpa ed ecco che il dramma personale di ciascuno viene allo scoperto. Ecco il vero inferno: è  tutto nella loro mente, è un dolore eterno che si consuma nella loro psiche.
 
Marine Galstyan, diplomata alla prestigiosa Accademia Internazionale di Teatro e Cinema di Yerevan (Armenia), annovera tra le sue esperienze molti importanti lavori in Europa come regista, attrice e danzatrice. In Italia ha dimostrato il suo valore di artista mettendo in scena spettacoli come La casa di Bernarda Alba, La Strana Notte di Vito Renica (firmando qui anche le coreografie), Il caso di Amati Malik (cortometraggio di Emanuele Turbanti). Da diversi anni si dedica all'approfondimento della disciplina di tango argentino, esibendosi in tutta Italia con successo, in coppia con il ballerino-coreografo Sargis Galstyan, primo ballerino del Complesso Statale di Armenia, professionista di danza classica, tip tap, danza di carattere, tango argentino ed anche il creatore delle coreografie di A porte chiuse. Oltre a Sargis Galstyan e Marine Galstyan, ‘anime’ artistiche ed intepreti principali dello spettacolo, al progetto prende parte, anch’essa nel ruolo di protagonista, Clara Brajtman Enghoff, conosciuta attrice e danzatrice parigina, la cui esperienza lavorativa spazia dal canto alla tv, al cinema e al teatro. Ha partecipato a molti spettacoli teatrali (come Diner de famille, Le Cid, Madame Bovary), lavorando anche al fianco di Sofia Coppola e Kim Chapiron.