PESCIA - Tutti i capigruppo di opposizione consiliare - Roi Giorgi (Pd), Ferdniando Campolunghi (Rfc) Giovanna Papini (Pescia Democratica) - firmano un documento sui parcheggi in project financing. Ecco il testo.

   
"La  gestione dei progetti di finanza è sintomatico della efficienza e della capacità gestionale di questa amministrazione.
Quello del vecchio mercato dei fiori, la cui contrattualistica è stata definita quasi quattro anni fa, è tutt'ora fermo nonostante che il cronoprogramma prevedesse che i lavori dovessero essere iniziati ormai da tempo.
In proposito non sappiano se a carico della società affidataria stanno maturando penali ovvero se il ritardo non consenta al Comune di rescindere il contratto.
Dove però l'amministrazione ha dato il meglio di sé è il progetto di finanza sui parcheggi. La PePar, che non era più interessata all'originaria impostazione del progetto perchè eccessivamente oneroso e giudicato non sufficientemente remunerativo, è stata richiamata al tavolo dall'amministrazione Marchi che le ha offerto un ridimensionamento del progetto e ha successivamente stipulato direttamente la convenzione, tutta sbilanciata a favore del privato,  che tante rimostranze ha sollevato da parte di tutti i cittadini non solo di Pescia ma dell'intera Valdinievole in considerazione che i parcheggi sono a servizio appunto dell'ospedale.
L'amministrazione Marchi ha cercato goffamente di giustificare la propria azione responsabilizzando altri e in particolare la precedente amministrazione in ordine alla contrattualizzazione dell'impegno quando invece la stipula della convenzione con la Pepar è avvenuta nel 2011 a seguito di  un impegno fattivo e diretto della medesima.
La chiamata a correo si è rivolta poi, anche in questo caso, come era già successo in altre occasioni, verso la struttura operativa che avrebbe stimato in oltre un milione di euro la penale a carico del Comune nel caso in cui si si fosse portato avanti il progetto di finanza dei parcheggi.
La fonte normativa e i criteri di calcolo da cui scaturirebbero tali oneri non sono mai stati esplicitati nonostante siano stati ripetutamente richiesti dalle opposizioni consiliari.
Il protagonismo della giunta nella fase di stipula della convezione sui parcheggi in rapporto alla decisione della struttura operativa di dare avvio alla procedura di rescissione del contratto per la realizzazione e gestione dei parcheggi a pagamento assunta, a quanto sembra, senza farne partecipe preventivamente l'amministrazione,  conferma i nostri dubbi sulla correttezza formale e sostanziale delle scelte effettuate in proposito da questa giunta come pure l'incapacità di instaurare un corretto rapporto di collaborazione con l'apparato tecnico burocratico.
I gruppi consiliari di opposizione, dopo aver chiesto con determinazione chiarimenti, hanno ottenuto (con fatica e ritardo) un consiglio comunale aperto proprio per affrontare una vicenda che riguarda tutti gli utenti dell’area ospedaliera e tutta la città senza riscontrare una vera volontà di affrontare e risolvere questa delicata situazione.  Si assiste a un rinvio sine die. Inascoltate sono state le successive azioni politiche (concretizzatesi in un’estrema richiesta di sensibilità anche da parte del Prefetto di Pistoia) dirette a voler approfondire e conoscere l’intera progettualità e l’attuale situazione.
Come consiglieri comunali, raccogliendo le sensazioni e le rimostranze dei cittadini e delle categorie economiche, associazioni ecc. della città abbiamo esternato al presidente del consiglio comunale la necessità di dibattere le tematiche calde e critiche della città (in primis la vicenda parcheggi-Pepar/Comune) che a nostro avviso sono da attenzionare: ma ahimè ci hanno tacciato pubblicamente addirittura di negligenza. 
Le recenti novità apprese dalla stampa locale ci convincono delle nostre preoccupate valutazioni e ci spingono a chiedere una commissione consiliare specifica sul tema parcheggi in project financing a cui far seguire un’assemblea pubblica.
Che dire, se non considerare che per l’amministrazione Marchi calza a pennello il detto popolare : “non c’è più sordo di chi non vuol sentire".