Un tesoro del passato (con radici che affondano nel 200) che potrebbe diventare una risorsa, anche in chiave turistica, del futuro. Sono le cartiere, che hanno portato la società Lucense a ideare un progetto di turismo culturale nelle province di Lucca e Pistoia.

Si chiama “La via della carta della Toscana”, e verrà presentato in un convegno domani a Lucca. Si tratta di un’idea pensata 10 anni fa e che oggi ha ottenuto i finanziamenti necessari per partire con le prime opere. Tre milioni di euro sono stati stanziati per avviare i primi due interventi, con l’obiettivo di recuperare architetture e memorie e di creare percorsi finalizzati alla fruizione del territorio. E il primo cantiere è pesciatino. Si tratta del Museo della Carta di Pietrabuona, “L’Opificio Le Carte”, e prevede il restauro del fabbricato. Il secondo riguarda il recupero delle antiche vie di collegamento tra le valli di Pescia e Villa Basilica, utilizzate fino a metà 900 dai lavoratori delle cartiere. Verranno battuti i sentieri, segnalati gli itinerari, posizionati cartelli che ripercorrono la storia dei mastri cartai.

L’offerta turistica e culturale sarà collegata agli altri sistemi turistici già esistenti: Parco di Pinocchio, terme, città d'arte e mare.