I capogruppo consiliari del Pd (Roi Giorgi), Pescia Democratica (Giovanna Papini) e Rifondazione Comunista (Ferdinando Camplunghi) scrivono un'interrogazione al sindaco Roberta Marchi sulla riorganizzazione dell'organico in Comune.

"Alla luce degli ultimi atti della sua amministrazione in merito all'organizzazione e alla dotazione organica del Comune, nel sottolineare ancora una volta  la nostra perplessità nel merito delle ultime scelte, vorremmo alcuni chiarimenti di sostanza.

Appare quantomeno bizzarro che dopo aver approvato la nuova pianta organica del Comune con la dotazione previsionale di due dirigenti a tempo indeterminato si  sia proceduto nel  bandire un concorso per l'assunzione di un nuovo dirigente, portandone il numero complessivo a quattro, escudendo in questo computo il soggetto che verrà selezionato per la direzione della società che gestirà il Comicent, anche esso in carico al Comune, seppur tramite una società totalmente partecipata.

Potremmo tranquillamente affermare che il Comune avrà in organico 5 dirigenti (4 diretti, 1 indiretto), quando voi stessi amministratori pro tempore avevate giudicato congruo prevederne due per ll futuro.

Tutto questo in una fase in cui il Comune soffre di una crisi di bilancio che lo vede arretrato nei pagamenti di istituzioni e privati e impossibilitato a effettuare sul territorio quegli  investimenti di cui ci sarebbe bisogno in termini di opere pubbliche e servizi al cittadino. Se questa è buona amministrazione giudicheranno, per fortuna tra non molto, gli elettori.

Ma questo non sarebbe niente, perchè c'e' di peggio. Infatti alla neoassunta dirigente specializzata in materia finanziaria è stato affidato il settore dei lavori pubblici, mentre all'ingegnere comunale sono stati dati  oltre all'urbanistica (e fin qui si può comprendere) anche i servizi sociali. Tali scelte in un contesto in cui l'amministrazione ha in corso proprio sui lavori pubblici partite fondamentali che riguardano i progetti di finanza sui parcheggi e sul vecchio mercato dei fiori.

Diciamocelo, solo una giunta sgangherata come la sua poteva concepire un'organizzazione della struttura dove un contabile si occupa di progettazione di opere e un ingegnere di famiglie in difficoltà. Il "grande architetto" di tutto ciò,  l'assessore al personale, forse sarà compiaciuto, ma rischia di far incorrere l'amministrazione in un'altra causa di lavoro con tanto di onerosi indennizzi risarcitori di cui qualcuno poi dovrà pur prendersi la responsabilità.

In ultimo, si è conferito  un nuovo incarico all'architetto Pedonese per la gestione dell area organizzativa urbanistica e edilizia privata con  un'ulteriore specifico compito per la redazione del regolamento urbanistico e della variante anticipatoria  con ulteriore esborso di 70.0000 euro più alri 25.000 a obiettivi raggiunti.

Tutta questa riorganizzazione, che a occhio e croce costerà al Comune 300.000 euro l'anno (stima al ribasso) di emolumenti, a chi giova? Di certo non ai cittadini che nell'ultimo anno si sono visti aumentare di molto la tassazione locale Imu e Irpef e non stanno ricevendo niente in termini di servizi aggiuntivi da parte del Comune.

Alla luce di quanto sopra la interroghiamo su quanto segue:

- nel momento che erano stati previsti in dotazione due dirigenti e nessuno degli attuali è in età da pensionamento, cosa ha spinto la sua amministrazione ad assumere un nuovo dirigente a tempo indeterminato per affidargli  due servizi come le finanze e i lavori pubblici, l'ultimo dei quali finora gestito da un ingegnere capo come in tutti i Comuni seri che si rispettino?

- perchè l'ingegnere capo è stato rimosso dai lavori pubblici proprio ora, guarda caso dopo aver inviato alla Pepar  la lettera di avvio del procedimento di  rescissione contrattuale, e a chi andranno le responsabilità dei procedimenti che finora erano in capo al suddetto Ingegnere?

- nel momento in cui lo stesso ingegnere è stato dirottato all'urbanistica ed esiste in quell'ufficio un'altra alta professionalità con specifiche competenze tecniche in materia, cosa ha spinto l'amministrazione ad affidare un oneroso incarico per la variante anticipatoria e il regolamento urbanistico a una figura esterna alla dotazione organiza del Comune, quando il procedimento poteva essere tenuto all'interno con notevole riduzione di spesa?

Nel rimanere sempre più stupiti e sconcertati della superficialità e approssimazione con cui vengono prese cruciali decisoni dall'amministrazione da lei presieduta, in tolale disprezzo dei principi di ragionevolezza e buona gestione della cosa pubblica, pregiudicando financo le residue possibilità che potranno avere gli amministratori che vi succederanno di risollevare le sorti di un'ente che avete letteralemte portato allo sfascio, attendiamo una sua cordiale risposta".