La Corte d’assise ha ritenuto le prove schiaccianti. Oltre alle varie testimonianze, due filmati e l'esame del dna sulle tracce di sangue trovate nell'auto con cui l’imputato si era dato alla fuga dopo aver ucciso a coltellate l'ex fidanzata. Si è chiuso con una condanna all’ergastolo il processo per l'omicidio di Ramar Wijayaluchchmy, la badante cingalese uccisa a coltellate il 16 aprile 2010 a Lamporecchio. La donna, 37 anni, madre di due bambine di, allora, 2 e 5 anni, fu massacrata nell'abitazione dell'anziana coppia che assisteva: l'ex sindaco di Lamporecchio Getullio Cenci e sua moglie Laura. Da quella sera, l'ex fidanzato, Veniraj Mariyathas, 32 anni, ha fatto perdere le sue tracce, scappando prima in Svizzera, poi in Francia e, probabilmente, nel suo paese d'origine. Ora è arrivata la sentenza con cui è stato riconosciuto colpevole: su di lui pende un mandato di arresto europeo.

Dopo l'omicidio l’assassino fu immortalato dalle telecamere sull'A1 mentre scappava verso Bologna. Un secondo video è stato registrato, la mattina dell'omicidio, dalle telecamere della farmacia di Empoli gestita dai familiari dell'anziano che la badante assisteva. L'ex fidanzato voleva mettere in cattiva luce la donna: nel filmato si vede come mostra alla farmacista le foto della donna che ha nel suo telefonino, a riprova, secondo lui, che l'ex fidanzata era una poco di buono.