Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.
Il livello della spesa territoriale pro capite per farmaci è uno dei punti deboli dell’Asl 3. La spesa farmaceutica pro-capite nel 2012 è risultata per Pistoia di 203,01 euro, la più alta in regione. Nessuna ricetta di troppo: i medici di famiglia difendono il proprio operato dagli attacchi dell’Asl e propongono una soluzione salvaspesa in materia di farmaci, anche se finora sembra che l’Asl abbia fatto orecchie da mercante.
Tra i farmaci prescritti, in testa alla classifica ci sono antidepressivi e inibitori di pompa protonica. A Pistoia, secondo la federazione dei medici di famiglia, si spende più che altrove perché l’Asl finora non ha lavorato per risparmiare. Un accordo fatto nel 2011 prevedeva la distribuzione diretta dei farmaci, che avrebbe portato a un risparmio. Il sistema è attivo da molti anni a Prato, dove infatti la spesa è notevolmente inferiore alla nostra. L’iniziativa però, qui da noi, è rimasta lettera morta. L’Asl compra infatti i medicinali al 50% del prezzo finale dalle case farmaceutiche. Il farmacista prende una percentuale sul costo del farmaco: con la distribuzione diretta, l’azienda sanitaria non si troverebbe a pagare questa percentuale in più.
Sul Tirreno in edicola il commento di Beppino Montalti (Fimmg).