Quarta tappa dei tour dei consumatori di PistoiAgricoltura, il sito Internet della Provincia di Pistoia, dove si registrano i produttori agricoli e dove i navigatori possono ricercare i prodotti per tipologia e per comune (www.pistoiagricoltura.provincia.pistoia.it). Dove è possibile 'scovare' tante aziende con peculiarità e qualità non riproducibili, come quelle visitate nel corso dei 4 tour di PistoiAgricoltura, in totale 16 aziende delle 180 già iscritte. Dopo Montalbano, Montagna e Pesciatino, è la volta del Padule.

PistoiAgricoltura vuole favorire filiera corta e acquisti a Km0, antidoti contro la crisi: sviluppo economico e sana manutenzione del territorio, genuinità dei prodotti, riduzione dei costi di trasporto e di intermediazione.

Per la giornata nel Padule, si è partiti da Ponte Buggianese, passando da Pieve a Nievole per terminare nella zone pianeggianti del comune di Larciano. La strada percorsa, idealmente, delimita l’area umida del Padule, che è Riserva Naturale. Una zona adatta agli allevamenti e alla coltivazione di cereali. Parole chiave della giornata: faraona, limousine, sorgo, querce.

Il bussino di PistoiAgricoltura, con a bordo 20 consumatori provenienti da tutto il pistoiese e dalla provincia di Prato, hanno potuto vedere, toccare e ascoltare i racconti e la realtà di Tiziana Simoni che produce faraone e capponi, di Valentino e Paolo Giorni (Le Corti), produttori di carne bovina, le diverse sfaccettature dei 700 ettari della grande azienda Castelmartini. Chiude la giornata il 'come eravamo', con la visita al Museo della Civiltà Contadina della famiglia Dei.

Soddisfazione per le imprese agricole: esperienza molto positiva e fruttuosa, per noi aziende e per i consumatori. Visitando le aziende si comprende bene che tradizione, genuinità e innovazione sono concetti che vanno a braccetto. I visitatori: esperienza da ripetere.
 
Le aziende del Padule visitate, presenti su www.pistoiagricoltura.provincia.pistoia.it.

Azienda Agricola Tiziana Simoni. Tiziana Simoni ha 54 anni e da quindici conduce la propria attività. Alleva polli, faraone, capponi e galline ovaiole livornesi. Gli animali sono cresciuti con un sistema intermedio tra l’intensivo e il vecchio metodo contadino, un sistema che permette di produrre carni di eccellente qualità, che vengono vendute direttamente in azienda. Situata nel comune di Ponte Buggianese, l’impresa è ai margini del Padule in località Albinatico. Tiziana Simoni produce i cereali per l’alimentazione degli animali e si occupa della capponatura (la tecnica per 'trasformare' un gallo in cappone).
 
Le Corti. Trattori, allevamento e ciclismo sono le passioni di Paolo Giorgi, 27 anni, che insieme al fratello Valentino (35 anni) ha costituito e gestisce la Società Agricola Le Corti dal 2004, in Valdinievole (Pieve a Nievole), subentrando al padre nell’attività di allevamento. Oggi l’azienda opera su 60 ettari di terreno. Le Corti svolge tutto il ciclo produttivo all’interno dell’azienda, dal foraggio al trasporto: produce gli alimenti per i bovini allevati (mais), che dopo la macellazione, sono consegnati in Toscana e non solo, rifornendo direttamente macellerie e altri punti vendita.
 
Societa’ Agricola Castelmartini. Azienda di proprietà della famiglia Alfano, gestita dal fattore Leandro Varignani. Castelmartini è un’azienda agricola, faunistico-venatoria che si estende per 700 ettari nel cuore del Padule di Fucecchio, tra i comuni di Larciano e Monsummano Terme. È oasi naturalistica e centro di avvistamento volatili. L’azienda Castelmartini comprende una parte del Bosco di Chiusi: esteso per circa 320 ettari, ricco di querce secolari. Il tipo di coltivazioni, viste le caratteristiche e la vastità del territorio, è estensivo. Vengono prodotti cereali, patate e piante in vivaio.
 
Il Bagnolo di Stella Dei. Il Bagnolo di Stella Dei è un’azienda di circa 30 ettari che si trova nel Comune di Larciano, ai margini del Padule di Fucecchio. L’azienda è volta essenzialmente alla produzione di seminativi (sorgo). Grazie anche al contributo della Regione Toscana in una vecchia casa colonica del podere, la famiglia Dei ha creato il Museo della Civiltà Contadina, dove sono conservati attrezzi agricoli e oggetti d’uso quotidiano nella vita di campagna. Il Museo è disposto su 2 piani, che ospitavano una vecchia stalla con la concimaia al piano terra e il fienile al piano superiore.