PESCIA - Il consigliere comunale Alessandro Ricciarelli interviene per commentare l'articolo apparso sul Tirreno la scorsa settimana e riguardante alcune presunte irregolarità nello svolgimento di un concorso pubblico. In allegato Pdf pubblichiamo, in modo che tutti possano farsi un'idea della vicenda, anche il testo integrale della sentenza del Tar della Toscana, oggetto del comunicato.

"Sul Tirreno del 23 novembre è apparsa la notizia inerente l'annullamento del contratto di lavoro alla dirigente dei servizi finanziari del Comune di Pescia. Dopo aver dato lettura, domandandomi come potessero esserci così tante irregolarità, mi sono letto la sentenza del Tar, pur non essendo un esperto in materia mi accorgo che quanto letto sulla cronaca locale non corrisponde alla sentenza.

Il Tar ha accolto soltanto la prima censura del ricorrente, come sotto in narrativa: “Con la prima censura il ricorrente lamenta la mancata valutazione, quale titolo di servizio, della docenza prestata presso l’Istituto tecnico commerciale Don Bosco dal 1.12.1993 all’11.10.1998, corrispondente alla categoria D del personale degli enti locali, e rivendica perciò un punto aggiuntivo riferito ai titoli di servizio, con conseguente collocazione al primo posto nella graduatoria concorsuale. Il rilievo è fondato”.

Detto questo, se la notizia riportata non corrisponde alla sentenza, mi sembra facile arrivare alle seguenti conclusioni: 1) Chi ha scritto l'articolo non ha capito la sentenza peraltro di facile lettura. 2) Nonostante la comprensione della sentenza si è volutamente diffamato a mezzo stampa i componenti della commissione preposta per tale bando.

Per questi motivi, suggerisco ai componenti della commissione e al segretario generale del Comune ad attivarsi per chiarire la vicenda".

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