Il movimento del basket femminile legato al mondo Pistoia Basket è in continua evoluzione e, soprattutto, in grande crescita.
Pavel Group ha di nuovo piazzato le proprie vetture ai vertici. Nel fine settimana appena passato è toccato al Rally Nazionale di Taormina, gara nazionale assai partecipata e ricca di contenuti, dove la squadra ha ribadito il proprio ruolo di protagonista in Sicilia.
Si è conclusa con un risultato altamente soddisfacente, la stagione agonistica di Mattia Giannini e Roberta Papini.
Settimane di grande impegno per la Silvano Fedi, impegnata sia in gara che in campo organizzativo.
L’ultimo dei tre appuntamenti, il Rally Città di Pistoia, ha chiuso l’annata con grande soddisfazione, dopo le dispute dei rallies “Valdinievole” e “Abeti”.
Nonostante la concomitanza con la Firenze Marathon un buon numero di partecipanti ha preso parte all’edizione numero 31 del ‘’Trofeo Contea delle Cerbaie’’.
Acqua dell'Elba Nico Basket - Pallacanestro Femminile Prato 77-57
Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina.
Inaugurazione sabato 23 novembre alle 17.
Ordinavano centinaia di migliaia di euro di merce per nome e per conto di ignare aziende del padovano e del vicentino, senza poi pagare nulla, le tre persone arrestate dalla guardia di Finanza di Padova a conclusione di un’inchiesta della magistratura euganea.
Truffate 16 aziende del Veneto, Lombardia, Piemonte, Toscana, Puglia, Emilia Romagna, Puglia e Friuli V.G.. L’indagine è partita da una denuncia del titolare di una ditta di casalinghi e ferramenta dopo aver ricevuto richieste di pagamento (ricevute bancarie) relative a numerosi ordinativi di merce di cui disconosceva la «paternità».
I finanzieri di Cittadella hanno così accertato che gli indagati avevano sottratto i dati del commerciante, con cui avevano avuto rapporti di collaborazione per la vendita di pannelli solari, per ordinare via e-mail ingenti quantitativi di materiali edili ed impiantistica, indirizzando le richieste di pagamento all’ ignara ditta.
Lo stesso modus operandi è stato adottato con il furto d’identità a danno di una azienda del vicentino. Gli arrestati avevano messo dei numeri di telefono che non corrispondevano a quelli reali e, per non farsi individuare, ma mantenere i contatti con le imprese truffate, avevano creato un ingegnoso sistema di comunicazioni. Con i dati abusivamente sottratti avevano attivato un account di posta elettronica e poi sottoscritto un contratto di fornitura di servizi vocali e fax con una società lombarda, per cui ogni fax che ricevevano veniva convertito in formato Pdf e reindirizzato su un pc portatile o smartphone.
L’intento era di essere irrintracciabili, ma apparire alle aziende come una struttura imprenditoriale realmente esistente, indicando per questo un numero telefonico fisso - che dava l’idea di un ufficio - mentre era in realtà una utenza mobile. L’elemento che ha permesso l’individuazione degli arrestati è stato l’indirizzo Ip del computer da dove sono stati attivati i servizi di fonia, che è risultato lo stesso utilizzato da una società che aveva richiesto altri analoghi servizi. Uno degli arrestati è Massa e Cozzille.