I dati migliori riguardano i prodotti alimentari di qualità, i capi d'abbigliamento e le prenotazioni nei ristoranti cittadini  per il pranzo di Natale.

Le vendite natalizie nel territorio provinciale non hanno tradito le aspettative degli associati di Confcommercio Pistoia e in linea di massima hanno confermato le previsioni diffuse dall'associazione all'inizio di dicembre, rivelando una certa continuità con quanto avvenuto nello stesso periodo del 2012.

Le vendite Nel settore moda hanno tenuto e i commercianti si dichiarano piuttosto soddisfatti. I negozianti segnalano che gli acquisti sono stati effettuati in modo costante per tutto il mese di dicembre: i risultati sono in linea con l'anno passato e in qualche caso è stato registrato qualche miglioramento soprattutto l'ultima settimana. In particolare gli acquisti di questo periodo, che in parte hanno fatto recuperare  l'andamento non troppo positivo del resto della stagione, sono stati finalizzati a regali e poco ad acquisti personali. Stabili rispetto al 2012 anche le vendite di calzature, in particolare tiene il target più alto. Registrato un lieve segno meno rispetto al 2012 a Pescia: il mese di dicembre è stato molto calmo, con un recupero di quasi tutto il gap accumulato nei giorni immediatamente precedenti il Natale. Stazionarie infine rispetto allo scorso anno le vendite nella piana pistoiese: gli operatori fanno sapere che, data la situazione generale ancora delicata, i risultati sono da considerare discreti.

Nel settore alimentare, sempre nei comuni della piana, i dati sono positivi. Certamente in passato ci sono stati momenti migliori: oggi la gente tende a non comperare più dello stretto necessario e punta più sulla qualità che sulla quantità, specie in fatto di carne e ortofrutta. E' finita l'era della spesa “disinvolta”, ora si sceglie con attenzione per evitare gli sprechi. Bene i prodotti da forno e il pane (+ 6% a Quarrata; + 8% a Prato). Anche a Pescia nessun calo rispetto al 2012.

Per quanto riguarda la somministrazione e la ristorazione, la nostra provincia risulta in linea con il quadro fornito da una recente indagine Fipe-Format Research sui consumi "fuori casa" in occasione del Natale. Secondo la ricerca, sette milioni di italiani hanno consumato il tradizionale pranzo in un locale sostenendo in media un costo di 57 euro, mentre la maggior parte delle famiglie ha festeggiato in casa: per tutti, però, è forte l'esigenza di risparmiare, sia nella spesa che nella scelta del ristorante. I ristoratori pistoiesi hanno comunque registrato un buon numero di presenze e in qualche caso anche il tutto esaurito nella giornata del 25 dicembre; gli altri giorni, invece, sono stati più calmi rispetto alla media riscontrata nello stesso periodo dello scorso anno, facendo segnare in qualche caso addirittura un meno 10 per cento.