Paolo Cardelli (Udc) interviene sulla vicenda legata al passo indietro di Gino Biondi.

"Letto quanto riportato dalla stampa cittadina in data odierna, in ragione della stima e amicizia personale che mi lega a Gino Biondi, ritengo doveroso fare un paio di puntualizzazioni.

Il mio appoggio, a titolo personale, alla candidatura Motroni nasce da un percorso di preventiva valutazione e conseguente concretizzazione fatto proprio con l'amico Gino Biondi, in quanto, la linea politica di profondo rinnovamento, coerentemente e tenacemente sostenuta negli ultimi diciotto mesi di militanza, nello scenario politico cittadino ha trovato riscontro oggettivo unicamente con lo spirito della stessa candidatura Motroni.

Questo sia nel caso di un mio appoggio a titolo personale che nella eventualità di un successivo e auspicato appoggio da parte dell'Udc proprio per lo spirito di centralità e la tradizione di moderatezza che il simbolo stesso rappresenta.

Per questa ragione sono propenso più a credere in una errata interpretazione dei cronisti piuttosto che a un atteggiamento pregiudiziale dell'amico Gino Biondi rispetto alla mia decisione di sostenere il percorso di Maurizio Galligani.

Per dovere di cronaca, e a conferma di quanto affermato da Sandro Schiavelli, è opportuno precisare che, a bloccare l’ipotesi di transazione che avrebbe costretto la città a pagare sette milioni e mezzo di euro per riavere le Terme dai gestori ascolani è stato proprio il voto contrario dei tre consiglieri comunali, Andrea Buonanno, Sandro Schiavelli e il sottoscritto, concordato con Guido Taddei come membro del CdA dell'Immobiliare delle Terme. Una conferma che con l'amico Sandro Schiavelli, sebbene le nostre strade si siano indirizzate su binari diversi, sono comunque rimaste reciprocamente fedeli allo spirito di contrarietà nei confronti del funesto periodo amministrativo Severi-Sensi".