"In tempi di grave crisi economiche, di difficoltà vere per molte persone, anche a garantirsi i bisogni essenziali, sarebbe opportuno, da parte di chi si candida alla guida di una comunità, comportarsi di conseguenza. E invece non è così, certo non lo è per alcuni, certo non lo è a Montecatini. Mentre in tante realtà, anche in comuni di ben altre dimensioni, si mettono in atto campagne elettorali con un minimo ricorso a spese superflue, a Montecatini la 'conquista' del Palazzo comunale giustifica ogni spesa, ogni spreco. Almeno è quello che appare dai comportamenti di alcuni candidati in pista, che già molto prima dell'avvio della campagna elettorale ufficiale, hanno letteralmente invaso la città con la propria immagine, i propri slogan, feste e manifestazioni varie".

E' quanto afferma Silvia Motroni, candidato sindaco per le liste "Ora" e "Rinnovamento per Montecatini". "Non è tanto, e non solo, un problema di avere o non avere disponibilità finanziaria, quanto di opportunità - continua Motroni -. E' opportuno, uso un termine forte, è 'etico', usare risorse a non finire, mettere in campo 'macchine da guerra', per convincere i montecatinesi che nei prossimi cinque anni si faranno le cose che non si sono fatte in passato, avendo avuto molti anni a disposizione per farle? No, io credo che non sia opportuno, che non sia 'etico'. Ai montecatinesi dico che, contrariamente ad altri, io non voglio fare fuochi d'artificio e promesse da marinaio. Voglio chiedere aiuto, consenso, per mettere in pratica una buona amministrazione e rilanciare la città, svegliandola da un torpore nel quale è finita grazie al cattivo governo dei grandi schieramenti politici. Io non salirò su palchi dorati a pontificare, non tappezzerò la città con il mio volto - conclude Motroni -. Farò, ovviamente la mia campagna, ma non starò al gioco di questo vero e proprio 'stalking elettorale'".