Motroni: "Emergenza sociale, serve un piano straordinario, aiuti ai veri bisognosi, non agli approfittatori"
"Capisco che il candidato sindaco Riccardo Sensi abbia bisogno di innescare polemiche per mettersi in evidenza e attirare su di sé l'attenzione. D'altra parte ha contribuito a governare (!) questa città per 15 anni, ricoprendo ruoli chiave in Comune e nelle società delle Terme: i fatti parlano da soli e basta guardarsi in giro per toccare con mano il disastro che ne è seguito. Quindi andiamo oltre e parliamo di cose da fare". Con questa premessa il candidato sindaco delle liste "ORA" e "Rinnovamento per Montecatini", Silvia Motroni, torna sugli attacchi del candidato di centrodestra ma per guardare oltre. "Quello che mi preme sottolineare, ogni giorno che passa sempre di più, è che a una crisi economica straordinaria si risponde con misure straordinarie. Il Comune non può sottrarsi, non può pensare che tocchi ad altri. Noi stiamo mettendo a punto un piano di risparmi che possa produrre disponibilità finanziarie per 600-700mila euro da destinare in primis alle persone bisognose – spiega Motroni -. Nella nostra città sono realisticamente 3000 le famiglie in situazioni di grave disagio, spesso ai limiti delle povertà. Non possiamo tollerarlo. La lotta a questo fenomeno deve diventare la priorità. Sarà la nostra priorità". La ricetta? "Il Comune deve rivedere la graduatoria dei contributi da elargire, facendo leva su criteri di scelta diversi da quelli fino ad oggi adottati – argomenta ancora Motroni -. I contributi devono andare a chi ha davvero bisogno. Quindi criteri precisi che privilegino famiglie monoreddito numerose, anziani soli e con poche disponibilità. E controlli veri, non delegati all'Asl ma effettuati direttamente, sulle reali situazioni di disagio. Con nessuna tolleranza nei confronti di chi mente e dichiara il falso. Non abbiamo bisogno di falsi poveri approfittatori, ci sono già tanti veri poveri e a loro devono giungere gli aiuti pubblici. Per gli anziani, infine, serve una casa di riposo che possa funzionare anche come diurno, con una spesa di gran lunga inferiore a quella di una badante". C'è poi un ultimo fronte ed è l'aiuto indiretto, attraverso sgravi fiscali per le fasce più povere: "La riduzione della pressione fiscale è un tema centrale in generale, lo è tanto più per le persone più deboli: penso, per esempio, agli anziani che decidono di ottimizzare le spese vivendo sotto lo stesso tetto sull'esempio dello 'sharing flat'. Io e chi mi sostiene siamo convinti - conclude Motroni – che serva un piano di sgravi, una piccola 'rivoluzione' fiscale locale, che incrementi i comportamenti virtuosi e aiuti chi ha davvero meno disponibilità".