Gilda Diolaiuti, candidata a sindaco per la coalizione di centrosinistra “Progressisti e Democratici per Pieve” replica a un articolo apparso oggi sul "Tirreno".

“Quando si dice: “Cosa ci si inventerebbe per vendere...fumo”. Già il titolo dell'articolo apparso in cronaca locale del “Il Tirreno” fa sorridere, per usare un eufemismo. Tre assessori per la nuova giunta? Ma dove vivete su un altro pianeta? I candidati che si presentano in tutte le liste e non solo in quella di centrosinistra si propongono ai cittadini per la carica di consigliere comunale; chi vincerà le amministrative formerà successivamente la giunta e questo per norma di legge, non perché lo dico io. 

Ritengo di aver mantenuto pienamente l'impegno preso con i pievarini durante la campagna per le primarie. Ho annunciato una forte componente femminile: la lista è composta dal 50% di uomini e dal 50% più una di donne. Ho detto che sarebbe stata una lista di forte rinnovamento: su  10 candidati di area Pd (compresa la sottoscritta) ben 7 sono volti assolutamente nuovi della politica locale e non hanno mai ricoperto cariche istituzionali:  Tuci Giulia, Mezzatesta Giuseppe (che rappresenta anche Nuova forza popolare), Bettarini Lida, Tagliasacchi Daniela, Terranova Loredana, Mazzei Claudio e la sottoscritta.

Politicamente sono nata con il Pd e fino ad oggi non ho mai ricoperto cariche istituzionali. L'essere stata funzionario comunale non c'entra nulla con la politica e le scelte amministrative; anzi anche in questo c'è del nuovo. Un candidato che ha anche competenze tecniche e che conosce perfettamente la “macchina comunale”, semmai è un valore aggiunto.

Due candidati, Maccioni Bruno e Beneforti Maurizio, sono attualmente alla loro prima esperienza istituzionale, sono stati eletti per la prima volta nel  2009, quindi senza ombra di dubbio, anche loro sono volti nuovi della politica locale.  Pinochi Rossella è l'unica di area Pd che ha già alle spalle due mandati da consigliere comunale, è l' attuale presidente del consiglio.  Mi è stata proposta da Maurizio Bozzaotre come anche Mazzei Claudio e questo lo sanno tutti, e io ho accettato volentieri di inserire tutti e due in lista: Rossella, proprio per la sua esperienza pregressa sia politica che istituzionale e Claudio, non solo perché è un volto nuovo della politica locale ma anche e sopratutto per la sua professionalità e la sua attiva partecipazione all'associazionismo locale.

E questo a conferma che le primarie non hanno impedito che tutte le anime del Pd fossero rappresentate in lista: democrazia significa anche questo. Vogliamo parlare degli altri candidati? Erminio Maraia, classe 1988, proposto da Sel, è entrato in consiglio comunale solo un paio di anni fa: è un “vecchio” della politica secondo voi? Salvatore Parrillo, indipendente, presidente della locale associazione Fratres, non si è mai occupato di politica in vita sua ma solo di volontariato e associazionismo. E' alla sua prima esperienza istituzionale nella giunta Alamanni: è da considerare un vecchio della politica locale?

E infine Desdemone Raspa, presentata da Rifondazione Comunista. Lei è l'unica che può considerarsi vecchia della politica e della vita istituzionale pievarina, ma appartiene a un altro partito, non al Pd e tra l'altro ha sempre dimostrato serietà e competenza e i cittadini ne sono testimoni. 

Credo che l'articolo di cui stiamo parlando,  sia un insulto all'intelligenza dei pievarini che sapranno valutare da soli come stanno veramente le cose. Riguardo all'uscita dalla coalizione di “Impegno civico per Pieve”, ritengo che l'abbandono immediato del coordinamento del gruppo in questione da parte di Mario Parlanti e la sottoscrizione da parte dello stesso della lista dei “Democratici e Progressisti per Pieve”, non necessiti di ulteriori delucidazioni al riguardo, la questione si commenta da sola.

Per quanto riguarda l'altra formazione civica “Nuova Forza popolare”, il cui fondatore e coordinatore fin da quando è nata nel 2007 è il signor Russo Massimiliano, fa parte a pieno titolo della nostra coalizione ed è rappresentata in lista dal Giuseppe Mezzatesta. In ultimo, inviterei l'estensore dell'articolo che non è nuovo a queste uscite, a interpellare le diverse parti anche quando raccoglie pettegolezzi vari in modo da garantire un'informazione corretta ai lettori così come dovrebbe essere in un giornalismo serio”.