Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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E poi c'è l'ex assessore di Montecatini sfigato che ha riscaldato la sedia per 5 anni (qualcuno si ricorda un provvedimento da lui ideato?) e ora si sfoga su Facebook scrivendo il nulla cosmico. Nulla .....
PODISMO

Secondo weekend 2025 e Silvano Fedi subito in grande spolvero, con due vittorie e ottime prove degli atleti/e scesi in gara.

BASKET

Salto a due mercoledì alle 20.30 al Pala Tagliate.

PODISMO

Nonostante il freddo, circa trecento podisti hanno dato vita alla trentaseiesima edizione della "Scarpinata di’ granocchio", gara podistica sulla distanza di km 13,200 e ludico motorio di km 10, organizzata dalla società Podistica Aglianese e il circolino Arci.

BASKET

Nemmeno a Trieste l’Estra Pistoia Basket 2000 riesce a invertire la rotta e ritrovare quella vittoria che manca da inizio novembre e incamera, nella 15° giornata di Lba, la nona sconfitta consecutiva.

BASKET

Basket Femminile Pontedera - Acqua dell'elba Nico Basket 42-63

BASKET

Quello che sotto l’albero di Natale era un semplice biglietto di auguri, e di regalo, decisamente particolare si è trasformato in un’esperienza unica domenica scorsa, in occasione della 14° giornata di Lba 2024/25 tra Estra Pistoia Basket e EA7 Armani Milano.

BASKET

Il lungo weekend dell’Epifania ha riportato in campo i ragazzi del settore giovanile di Pistoia Basket Junior.

PODISMO

Prime gare podistiche dell’anno e Silvano Fedi già protagonista negli appuntamenti del calendario.

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"Raccontami un libro", di Ilaria Cecchi.

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La mostra "Anima e sguardi", di Giulia Marcucci, è a cura di Daniela Pronesti.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

La grande .....
ZODIACO
di Sissy Raffaelli

Oroscopo annuale 2025.

IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Il segno del mese.

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MARLIANA
Migranti africani raccontano le loro (tristi) esperienze durante la cerimonia per la prima Comunione

29/5/2014 - 12:19

Riceviamo da Riccardo Diolaiuti e volentieri pubblichiamo il resoconto di una bella giornata in compagnia di quelli che lui definisce i "marlianeri".

 

"Sabato scorso, dopo aver presenziato a un evento culturale organizzato dalla parrocchia, mi si è avvicinato don Alessandro, il parroco del paese, e mi ha chiesto un favore. Per la precisione mi ha detto: ‘Riccardo, mi devi fare un piacere’. Cosa vorrà mai mi sono chiesto, in un attimo mi son comparsi nella mente mille pensieri, ma non mi sarei mai aspettato di essere il protagonista diretto di una tale richiesta. Don mi ha detto: ‘Riccardo, domani mattina potresti accompagnare quattro dei ‘nostri’ africani a Vicofaro, nei pressi di Pistoia? Devono presenziare alla Comunione che avrà luogo in quella parrocchia’.


Li per lì ho pensato a uno scherzo, scusate il gioco di parole, da prete, dal momento che don è una delle poche persone che riesce a far cadere nei sui tranelli un vecchio burlone come il sottoscritto.


E pensate che di incarichi quantomeno originali, da parte di don Alessandro, ne ho avuti molti; son dovuto andare a prendere il Cardinal Piovanelli sulle colline fiorentine, due anni orsono, per condurlo in quel di Marliana a celebrare la Cresima; ho fatto da coordinatore culturale ad una serie di eventi, nelle ultime due estati, per conto della parocchia; avvenimenti che hanno avuto un discreto successo con la media di sessanta spettatori a serata, e che hanno visto come protagonisti, tra gli altri, gli ex allievi di don Lorenzo Milani, della parrocchia di San Donato in Calenzano; ma un certo tipo d’ istanza non me la sarei mai aspettata.
 
Al che gli ho risposto: ‘don, ma perché ci devo andare proprio io?’. E lui: ‘Riccardo, non la fare lunga come tuo solito, buon per la Natascia che ti sopporta da tanti anni; insomma, ci vai oppure no?’. La mia risposta è stata la seguente: ‘Ci vado, ci vado, son convinto, ci vado io’. ‘Bene, - mi ha risposto don -, domani mattina fatti trovare in piazza alle 9.30’.
 
All’indomani mi son ritrovato in piazza con questi quattro ragazzi africani - tre del Mali e uno del Gambia - Sissako, Moussa, e gli altri due dei quali, mi perdonino, non ricordo il nome -; ci siamo presentati e abbiamo iniziato a parlare durante il viaggio; io parlavo con il mio classico accento anglo -americano, che mi deriva da alcune lunghe vacanze che ho trascorso negli States durante la mia prima gioventù, Moussa del Gambia mi rispondeva in inglese con accento afro, Sissako del Mali traduceva ai suoi amici in francese che, tra di loro, parlavano in dialetto maliano; uno spettacolo!


Ragiona, ragiona, siamo arrivati in quel di Vicofaro, dove siamo stati accolti, con molta affettuosità, dai parrocchiani del luogo, accorsi lì per la celebrazione della Comunione. Eravamo in una bellissima chiesa, un edificio moderno a due piani, in stile americano, naturalmente mi sentivo a casa in un luogo che richiamava nella mia mente i miei trascorsi negli States.
 
Don Massimo, il parroco di quella parrocchia, ci ha accolto con calore - lo avevo conosciuto lo scorso anno a Marliana, proprio nella serata in cui avevo fatto da coordinatore all’iniziativa che aveva come tema la vita di don Lorenzo Milani -  e ci ha fatto accomodare in prossimità dell’altare.


La messa ha raggiunto dei livelli di partecipazione emotiva veramente notevoli, con una celebrazione, da parte di don Massimo, quantomeno originale, diciamo in tono con l’edificio, giusto per non stare a riscrivere quella magica parola - a mio avviso - che inizia e finisce con la A.


Sul finire della Santa Messa i ‘MarliaNeri’, di confessione islamica, hanno strinto la mano ai bambini cattolici che erano stati investiti della prima Comunione. Si è trattato di un gesto di pace bellissimo che ha commosso tutti gli astanti, i quali hanno sciolto la loro emozione in un fragoroso applauso.
 
Dopodiché i miei amici africani hanno relazionato i presenti, di fianco a don Massimo in prossimità dell’altare, sulle loro tristi vicissitudini. Le guerre civili dalle quali sono fuggiti, l’uccisione dei loro cari, con la conseguente solitudine emotiva che ne è derivata, l’attraversamento del deserto, la dura vita in Libia, e l’approdo con delle imbarcazioni in quel di Lampedusa, fino all’arrivo a Marliana. A quel punto le persone presenti son rimaste in silenzio, come se il tempo si fosse fermato in quel preciso momento, un silenzio assordante che inchiodava ognuno di noi, nessuno escluso, alle proprie responsabilità. Da buon giovane, vecchio, kennediano mi son commosso anch’io.


Ma la vita, andiamo, continua, non si può mica fermare. Finita la cerimonia siamo andati al Mc Donald's. Punto d’incontro tra il sottoscritto e questi giovani africani? Un idolo in comune, naturalmente. Chi è costui, vi chiederete. Martin Luther King Junior, of course! E allora tutti da Mc Donald, a mangiare le prelibatezze di cui si cibava Martin Luther.


Dopodiché siamo andati a visitare Pistoia, Pieve a Nievole - il mio paese d’origine - dove abbiamo preso un caffè da mia sorella Gilda, che era in procinto di diventare sindaco; di seguito gelato a Monsummano Terme, e l’immancabile passeggiata pomeridiana a Montecatini Terme, dove ci siamo fermati a  salutare due miei cugini che son proprietari di un albergo in centro.


E’ stata veramente una bella domenica per tutti noi, ci siamo divertiti, abbiamo gioito, ci siamo commossi, e siamo stati bene insieme. Abbiamo parlato dei nostri sogni e delle nostre speranze: siamo stati uomini tra gli uomini. E abbiamo capito, attraverso la nostra passione comune, nei confronti di Martin Luther King Junior, che le idee incedono al di là della vita degli uomini, attraversano le epoche e scavalcano le montagne; vale a dire, si insinuano all’interno delle nostre barriere immaginate costruite con la fantasia figlia della nostre paure.


Per la prima volta in vita mia mi son sentito grande anche senza un palcoscenico, perché son riuscito a stare bene all’interno della mia semplicità. Siamo ritornati in collina molto più ricchi di quando eravamo partiti al mattino. Sono veramente orgoglioso d’essere diventato amico dei ‘MarliaNeri’".

 
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