I settori sanità di Cisl e Uil si rivolgono con un appello ai dipendenti della Asl.

"Denunciamo il comportamento scorretto e non più accettabile, che travalica i più elementari diritti delle organizzazioni sindacali (e quindi dei lavoratori) tenuto ormai da tempo dall'azienda.
 
Prendiamo atto della "legittima" politica di una parte sindacale, ovviamente da noi non condivisa,  che  continua, di fatto, ad avallare le scelte e i comportamenti dell'azienda.
 
L'azienda agisce in modo unilaterale; l'informazione, quando c'è, è parziale e non motivata; spesso al momento dell'informazione le decisioni sono già state assunte e i margini di modifica sono quasi inesistenti.
 
Denunciamo il fatto gravissimo che, già per la seconda volta (in questo caso avevamo chiesto, sia verbalmente che per scritto, con una decina di giorni di anticipo, di spostare, per problemi oggettivi, una riunione dal 7 al 10 luglio), l'azienda (con il beneplacito anche del coordinatore e del vice coordinatore della Rsu che erano stati preventivamente avvisati della nostra impossibilità di essere presenti) ha deciso di incontrarsi ugualmente  con un solo sindacato (mai successo nella storia sindacale delle Usl prima e dell'Asl oggi).
 
Diciamo e chiediamo che questo è il momento nel quale tutti dobbiamo esserci, il sindacato siete voi. Chiediamo quindi il vostro sostegno al fine di denunciare una situazione al limite del surreale, nella quale, grazie all'appoggio determinante di una parte sindacale, la direzione aziendale sta trascinando la nostra sanità nella polvere. Ci appelliamo alla vostra passione e alla vostra professionalità, se l'azienda non vi ascolta, voi fate altrettanto. Svolgete tutte le vostre mansioni, come avete sempre fatto, nelle more delle regole contrattuali, dell'etica e della vostra morale professionale, ma non facciamoci più abbindolare da raccomandazioni o lusinghe di circostanza. Il rispetto degli accordi sulla reale presenza degli operatori nei reparti e comunque nei luoghi di lavoro, potrebbe essere un primo passo di riconciliazione con l'azienda".