Comunicato stampa di "Sinistra per Buggiano": Abbiamo assistito alla terza riunione del Consiglio comunale di Buggiano, lunedì 25 agosto.

L'approvazione, all'unanimità dei consiglieri renziani, del primo provvedimento amministrativo importante della nuova Giunta (Piano di recupero dell'insediamento di Saltincelo sulla collina di Vetrignano) l'abbiamo letta come una provocazione ed un segnale evidente della mancanza di rispetto del territorio.

Ci ha stupito, ma non troppo, che neppure un consigliere della maggioranza abbia fatto un intervento critico ed hanno così inferto, votando compatti, una ferita al nostro paesaggio.

I nuovi democristiani renziani del Consiglio comunale hanno dimenticato la delibera coraggiosa di Giorgio LaPira (che dovrebbero considerare un loro maestro) che, negli anni sessanta del secolo scorso, eletto sindaco di Firenze, azzerò tutti i progetti edilizi sulle colline che circondano la città.

Un preavvertimento di questo orientamento lo avevamo colto alla vigilia delle recenti elezioni comunali (c'è un'evidente continuità di persone e di "cultura" con la vecchia Amministrazione) 

con l'intervento della capitozzatura di olivi secolari che facevano da ornamento alla strada che introduce a Colle di Buggiano.

Le ottime osservazioni al piano di recupero, presentate da diversi settori della Comunità, impegnati e sensibili al rispetto dell'ambiente, avrebbero dovuto essere recepite dalla Amministrazione comunale come una sollecitazione a ritardare l'approvazione, per consentire una ulteriore riflessione sulla realizzazione del Piano, salvaguardando i diritti della proprietà, ma tenendo presenti alcuni modelli toscani che non hanno danneggiato il paesaggio, ma che altresì, in alcuni casi, lo hanno valorizzato.

Si è insistito, invece, nella presentazione del Piano, sui dettagli delle costruzioni (coperture con tegole in cotto; persiane in legno; muretti a secco in pietra ecc) per attirare il consenso ma di fatto per imbrogliare le carte. Risultato: Vetrignano vedrà sorgere un villaggio residenziale che per le sue architetture non avrà niente a che fare con il tipico appoderamento collinare."