Sinistra Ecologia e Libertà interviene sul riordino delle Province.

"La legge Delrio non ha abolito le Province, come è stato fatto credere, ma le ha trasformate in enti intermedi di secondo grado ai quali vengono mantenute importanti competenze, con relativi organici. La loro elezione è affidata a un farraginoso sistema di presentazione di liste e di voto da parte di cosiddetti grandi elettori identificati nei sindaci e nei consiglieri Comunali dei Comuni facenti parte del territorio dell’attuale Provincia, in elezioni dedicate, che avverranno il prossimo 12 ottobre interessando circa 320 eletti rispetto a una popolazione di 260.000 abitanti circa.
 
Sel Pistoia, di fronte a questo pasticcio legislativo, ha lavorato perchè venisse costituito, com'è stato costituito, un coordinamento degli eletti e delle elette con il proposito di operare in futuro in collegamento costante con le diverse realtà dei singoli consigli comunali, e, inoltre, per presentare una lista conseguente per questa scadenza elettorale.
 
Se non che il Pd, partito di maggioranza relativa in quasi tutti i Comuni, d’intesa con il centro-destra, per sopire problemi interni, ha predisposto, con logiche tipiche della vecchia politica, la spartizione dei 10 posti di consigliere previsti, fra  Pd, Pdl, Fratelli d’Italia e Prc. Il M5S ha ritirato la propria adesione sulla base di un diktat nazionale per il quale non dovevano in alcun modo  entrare nelle “nuove” province.
 
Sel Pistoia, da sempre contraria a tali logiche, ha tentato, con tutte le sue  forze,  con coerenza e trasparenza, di contrastare questi orientamenti cercando di raccogliere intorno ad una prospettiva di rinnovamento e di cambiamento tutte le presenze che nei consigli comunali si battono, da sinistra, per la partecipazione e la rappresentanza delle istanze delle nostre popolazioni.
 
Il tentativo però non è riuscito per un minimo scarto tra le firme raccolte e quelle necessarie previste dalle norme vigenti.
 
Sel Pistoia ringrazia comunque quanti  hanno sostenuto  questo sforzo ed esprime la convinzione che anche questa esperienza sia  servita oltre che per denunciare l’inganno previsto dalla norma, anche per costruire  relazioni  positive che torneranno utili nello sviluppo della iniziativa  intorno alle scadenze che attendono il paese sui temi dell'attualità politica quali: la pace, il lavoro, la crisi economica e occupazionale, il welfare, i diritti, l'ambiente, la difesa della Costituzione, i beni comuni".