Giuseppe Fiore (La Destra) interviene dopo l'assoluzione dell'ex dg della Asl Alessandro Scarafuggi.

"Dalle cronache locali di oggi una buona notizia anche se con un velo di rimpianto. Quella del non luogo a procedere nei confronti del dott. Scarafuggi per il reato di falso in bilancio nelle vesti di direttore generale della Asl-3.

Al di là dei confronti politici, anche accesi, avuti allora con lui, ho, più volte, manifestato pubblicamente, in tempi non sospetti, la mia stima personale per l'uomo come pure l'apprezzamento per il modo di interpretare il proprio ruolo. Ho sempre sostenuto che i massimi dirigenti delle Asl toscane non sono che i "proconsoli" locali del Granduca e che, come tali, hanno il compito di realizzare in periferia ciò che viene deciso a Firenze. Indubbiamente però si può interpretare tale ruolo in diversi modi e Scarafuggi ha almeno cercato di umanizzare "l'ingrato compito" nei confronti dei sottoposti.

Quanto al bilancio, nessuno poi ha mai pensato a un suo interesse personale ma è risultato chiaro a tutti che, come a Massa, il problema è stato quello di far tornare i conti riguardo ai fiumi di quattrini spesi. Spesi sì ma su indicazione di qualcuno ben più in alto teso ad aumentare, consolidare e organizzare il proprio consenso politico.

Il velo di rimpianto è di natura politica. Consiste nel fatto che l'assoluzione sia arrivata prima del dibattimento (anche se umanamente sono ben contento per l'ex-dg). Nel corso di un processo infatti sarebbero state interessanti le argomentazioni rispetto alle intercettazioni in cui Scarafuggi chiedeva a una signora della Regione, suggerimenti di come chiudere quei conti che non tornavano ma non per iniziative volute direttamente da lui.

La brutta avventura del dott. Scarafuggi è l'esempio mediaticamente più clamoroso di una prassi della sanità toscana. Gli operatori, a tutti i livelli, si trovano ostacolati da mille difficoltà cui spesso fanno fronte per spirito di servizio. Fino a che tutto va bene però è merito dell'Azienda o della Regione ma quando succede il patatrac, il singolo viene abbandonato al suo destino con tutto il fardello di colpe spesso non sue e si "sbatte il mostro in prima pagina". Un caso così clamoroso avrebbe potuto essere l'occasione per squarciare questo velo di ipocrisia e invece si è riconsegnato tutto al silenzio.

Certo però che, dopo tutto questo polverone, andrebbe fatta una riflessione. A Massa sono stati assolti i due dg e anche la ditta di revisione del bilancio, a Pistoia uguale: ma allora di chi è la responsabilità della volatilizzazione delle centinaia di milioni di euro ricaduta sulla pelle dei cittadini?".