E’ tempo di presentazione del responsabile delle relazioni esterne di Estra Pistoia Baskt, Dario Baldassarri che già fa parte del consiglio d’amministrazione del club.
Acqua dell'Elba Nico Basket - Green Le Mura Spring 63-51
Tutto pronto per la seconda tappa della NextGen Cup 2025 che vedrà impegnata, dal 2 al 4 gennaio, l’Estra Pistoia Basket con la compagine Under19 Eccellenza guidata da coach Eduardo Perrotta che torna in campo con la volontà di tentare l’impresa.
In un rush finale vietato ai deboli di cuore, l’Estra Pistoia Basket annusa l’opportunità di tornare alla vittoria grazie a 7′ nell’ultimo periodo di grande intensità in casa della neo co-capolista del campionato.
Il ritrovo della gara è fissato per le ore 13 in Piazza Serafina Nesti di Caserana dove alle ore 14,30 prenderà il via il primo concorrente a seguire poi ogni 30’’ gli altri concorrenti.
Il 31 dicembre scadranno i termini per iscriversi alla “X° Coppa dei Club MSP ITALIA” di Padel in Toscana.
Sono stati giorni di grande entusiasmo in casa Pistoia Basket Junior per il “Red Christmas Party” che ha regalato momenti di gioia e di condivisione sul parquet del PalaCarrara con la presenza di centinaia di ragazzi che si sono ritrovati poco prima di Natale.
Dopo l’ufficializzazione di giovedì 26 dicembre, come nuovo capo allenatore di Estra Pistoia Basket 2000 con un accordo fino al 30 giugno 2025, ecco alcuni dettagli in più a livello di carriera di coach Gasper Okorn e le sue prime dichiarazioni in biancorosso.
Rubrica "Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina"
"I miracoli non esistono", un romanzo amaro sul Natale.
Sergio Barni, candidato al consiglio regionale per il Movimento 5 Stelle, interviene sull'accoglienza dei profughi.
"L’inizio dell’emergenza sul nostro territorio è datato marzo 2014, quando un “urgentissimo” messaggio proveniente dal Ministero dell’Interno si rivolgeva al prefetto di Pistoia ordinando un piano di distribuzione per 40 “cittadini stranieri temporaneamente presenti sul territorio”. Ad agosto il bando di gara per l’accoglienza è stato vinto da un Rti (raggruppamento temporaneo di imprese, composto da Co&So, Gli Altri e Pantagruel) per ricevere e gestire 155 persone, con vitto e alloggio più varie attività (lezioni di lingua, cultura, assistenza psicologica e altri servizi).
Nei giorni scorsi il presidente della Regione Rossi ha parlato di donare/requisire appartamenti sfitti per ospitare immigrati e in molti non abbiamo capito se scherzava o diceva sul serio. Già a settembre 2014 la Regione aveva dato indicazioni perché venissero individuati alloggi disponibili: a seguito di ciò nel dicembre 2014 il Lode (livello ottimale di esercizio), ente composto dai comuni della provincia di Pistoia riuniti per fare fronte alle emergenze abitative, ha emesso tramite Spes (società pistoiese per l’edilizia sociale) una offerta per l’acquisto di “alloggi immediatamente accessibili”; a oggi ancora non si conosce né l’ammontare di capitale pubblico che sarà speso nell’acquisto di abitazioni, né a chi saranno destinate.
Nel consiglio della Spes ci sono, oltre al presidente Paolo Bechi, le due consigliere Anna Maria Maraviglia di Pescia e Federica Strufaldi di San Marcello, motivo che induce a pensare che in queste due città più che nelle altre ci si adopererà per l’accoglienza; ma è solo una supposizione. Notizie ufficiali non ce ne sono, perché la linea adottata è di tenere un riserbo molto stretto. Si vocifera di 500 profughi in arrivo in provincia di Pistoia nella prossime settimane; 6000 in Toscana. Il Prefetto di Pisa è l’unico ad avere almeno in parte rotto il muro di silenzio affermando che esiste la eventualità che debbano essere requisite abitazioni sfitte per non far dormire i profughi sul lungarno, in tende e sacchi a pelo.
Io credo che questa tattica del silenzio attuata da prefettura, Provincia e sindaci sia offensiva per un popolo ospitale come quello italiano, toscani in particolare. Come cittadini desideriamo sapere quanto ci costa questa ospitalità, se possiamo permettercela e a quali servizi essenziali dovremo rinunciare se i soldi pubblici vengono spesi in queste operazioni di accoglienza. Ritrovarsi coi profughi che dormono nelle tende nei giardini pubblici non è una opzione accettabile, nessuno di noi ha mai fatto dormire i propri ospiti all’addiaccio!
Non si dovrebbe parlare di “migranti” o di “cittadini stranieri temporaneamente presenti sul territorio”, bensì di persone che chiedono aiuto. Ognuno di noi vuole fare la sua parte, ma non a discapito dei propri figli o della sicurezza. Con questo silenzio si toglie la dignità sia ai cittadini toscani che alle persone che arrivano; forse è proprio questo il disegno ultimo? Sostituire un popolo indipendente con un popolo schiavo e servile, messo all’oscuro delle informazioni ed escluso dalle decisioni importanti?
Il prefetto e tutti i sindaci, per evitare disagi e contestazioni, dovrebbero chiamare la cittadinanza a un confronto; esortare tutti a fare il massimo, ma anche dare la misura di cosa la provincia di Pistoia può fare; e così in base alla mappatura delle risorse realmente disponibili e di scelte veramente condivise tranquillizzare i cittadini su quanto sta succedendo e su cosa ci aspetta a iniziare dalle prossime settimane".