Monsummano Terne Bene Comune, Movimento 5 Stelle e Forza Italia intervengono unitariamente sulla vicenda asilo nido.

"Ci fa piacere l'interessamento dei comitati di genitori e comitati politici sulla grave situazione che si è venuta a creare per l'asilo comunale e ci rammarica che nell'ultimo consiglio, dove ci siamo scontrati aspramente con l'amministrazione Pd sulle politiche degli asili comunali, l'assessore ha parlato del nuovo regolamento delle scuole dell'infanzia “dimenticandosi” di segnalare la riduzione dell'orario di apertura dell'asilo nido a partire dal prossimo settembre.

Le motivazioni addotte per giustificare il costante smantellamento della gestione pubblica degli asili è stata che non ci sono possibilità di assumere personale secondo la legge attuale. Ma questa è un'affermazione falsa. Infatti, tralasciando il fatto che il legislatore regionale è lo stesso Pd, la legge afferma che le assunzioni possono giungere massimo alla media del triennio 2011-2013. E in questo periodo 14 unità sono andate in pensione e ne è stata assunta solo una.

La pura e semplice verità è che l'amministrazione comunale non vuole più garantire i servizi ai cittadini venendo meno al proprio ruolo per vivere di rendita e fungendo da semplice esattore delle tasse. Si tende a favorire in ogni modo il privato utilizzando però soldi pubblici e spostando addirittura il personale dell'asilo in altri servizi.

Un primo assaggio lo abbiamo avuto con la totale esternalizzazione del servizio scuolabus che garantirà ai cittadini un aumento delle tariffe e una perdita di ricchezza umana e materiale per il pubblico. 

Noi in consiglio comunale abbiamo da subito intrapreso questa battaglia e la continueremo a portare avanti fino alla fine perché la politica dell'amministrazione mira a garantire introiti a favore dei privati a spede dei cittadini che, oltretutto, trovando sempre meno spazio negli asili pubblici saranno costretti a iscrivere i propri figli in quelli privati perdendo anche il contributo regionale.

Questo ovviamente se saranno in grado di far fronte a determinate spese, oppure, come sottolineato dai comitati di genitori e comitati politici, dovranno pagare baby sitter, chiedere permessi e ferie. Lasciare anche il lavoro nei peggiori dei casi.

Per questo sulle piazze avevamo già posto serie riserve ricordando la precedenza dei servizi pubblici oltre a strade, fognature ecc. 

I cittadini sappiano che la riduzione dell'orario degli asili nido è solo il primo passo verso l'ennesima privatizzazione. A breve anche quella sovracomunale della sanità a cui è già stata spianata la strada dal governatore Enrico Rossi".