“E vissero felici e contenti, nel rispetto della differenza che non resta indifferente.” Così Lavinia Franchi, una delle vincitrice dell’ottava edizione del concorso “Incontrare l’altro”, conclude la sua fiaba dal titolo “Le differenze indifferenti”.  Questa volta infatti, diversamente dalle scorse sette passate edizioni, il concorso indetto da Gocce di Vita Onlus di Uzzano verteva proprio sulla scrittura di fiabe.

Ben 13 le fiabe selezionate, tra tutte quelle inviate all’associazione dagli istituti Lorenzini, Sismondi e Andreotti di Pescia, e pubblicate in un unico volume, tradotto anche in spagnolo grazie alla collaborazione dei ragazzi di quarta e quinta dell’Istituto alberghiero Martini di Montecatini Terme; le illustrazioni del libro invece sono state fatte direttamente dagli studenti e da Stefania Meucci.

Il libro di fiabe, stampato con il contributo della Banca di Pescia-credito cooperativo, sarà venduto dalla onlus ad un prezzo simbolico per portare avanti i progetti in Perù, ma soprattutto diventerà un ponte di speranza e di incontro tra i ragazzi degli istituti della Valdinievole e i bambini della Casa di accoglienza Arcoiris di Tambobamba (Perù), a loro infatti sono dedicate le favole di questo libro perché “non si incontra l’altro stringendogli la mano, ma stringendosi al suo cuore”, come si legge nella dedica sulla prima pagina del libro.

La premiazione si è svolta alla presenza del console generale peruviano Orlando Velorio Perez, del sindaco di Pescia Oreste Giurlani, del vicedirettore della Banca di Pescia-credito cooperativo Massimiliano Giuntoli e di tutti i professori che hanno accompagnato i ragazzi in questo percorso. Alla mattinata di premiazione anche il professor Fantozzi, geologo, dell’università di Siena che, insieme ai suoi studenti, sarà a breve impegnato nella raccolta di dati per implementare il progetto che Gocce di Vita ha in Perù su un incremento delle risorse idriche nelle zone dei villaggi campesinos dove l’associazione opera da oltre 10 anni.

Un ringraziamento finale, infine, oltre a quello dedicato a tutti coloro che si sono impegnati in questa opera prima, l’associazione lo fa anche alla ditta farmaceutica Baxter che ha donato 50 mila unità di Recombinate (fattore VIII) a una famiglia peruviana.