Un coordinamento a livello provinciale per uniformare i regolamenti degli enti, nell'ambito di un percorso che vede sempre più la necessità di uniformare la gestione territoriale, in un quadro di semplificazione e di snellimento dei rapporti da e verso la pubblica amministrazione e volendo cogliere a pieno ciò che le varie associazioni di categoria (anche in recenti convegni), sindacati, professionisti o semplici cittadini, chiedono agli enti territoriali, ovvero di uniformità di procedure e di azioni. 

Volendo accompagnare progetti di più ampia gestione (unione o fusione), nasce l'idea di promuovere a livello provinciale o meglio nella comunità dei comuni, un tavolo che partendo da un preciso input politico-amministrativo, dia luogo a un formale e sostanziale tavolo in cui, anche con il supporto delle varie associazioni possano essere messi a fuoco i regolamenti degli enti locali al fine di rendere la stesura per tipologia di regolamento (una sorta di regolamento-tipo) per ciascun specifico ambito (es. cosap, edilizio, rifiuti, contratti di appalto forniture e servizi, ecc.) così da disciplinare le varie materie in modo più omogeneo possibile per il territorio provinciale o per aree fortemente omogenee.

La Provincia come “agenzia di servizio”, come la nuova configurazione ha voluto definire, metterà a disposizione professionalità, competenze e azioni di coordinamento, cercando di non disperdere una visione d'insieme che, nell'attesa di una ridefinizione dell'ente di area vasta, non lasci da soli i comuni in una gestione che è sempre più in difesa a causa di carenza di personale e di risorse economiche.

"Nei prossimi giorni - ha dichiarato il presidente Rinaldo Vanni - darò luogo a un incontro con i sindaci per condividere il progetto e se la risposta sarà positiva si procederà speditamente da un lato alla costituzione di un gruppo di lavoro e dall'altro all'incontro fra amministratori e rappresentanti delle associazioni di categoria, per condividere percorsi e modalità.

Dobbiamo cogliere ogni opportunità che la ridefinizione dell'ente di area vasta ci dà e porre obiettivi, sicuramente non facili, ma raggiungibili con la forza della innovazione e la volontà di sapersi mettere in discussione".