Giacomo Pasqui e Marco Conti (Monsummano Terme Bene Comune) intervengono sull'unione e fusione dei comuni.

"Neanche due settimane sono passate da quando il presidente del consiglio comunale Roviezzo, insieme al Pd, ha votato contro un ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle ma sostenuto da Monsummano Bene Comune e Forza Italia, dove si chiedeva di predisporre un tavolo di lavoro e una serie d’incontri  allargati, doverosamente, ai consigli comunali e anche a tutte le parti sociali e produttive della Valdinievole in merito alla questione fusione/unione con l’obiettivo di sviluppare un confronto costruttivo e istituire una campagna informativa per la cittadinanza.

Questo avrebbe impedito il solito mercato di accordi sottobanco tra amministratori e vertici di partito che mirano a creare e spartirsi poltrone per campare di rendita sulle spalle dei cittadini.

Invece si è preferito non disturbare le manovre di una casta di burocrati sfacciati e senza dignità che addirittura non tiene di conto dei consigli comunali dove sono presenti i rappresentanti eletti dai cittadini.

Imbarazzante che gli stessi consiglieri di maggioranza del Pd abbiano acconsentito a sostenere questo metodo in stile Camera dei fasci e delle corporazioni o renziano che dir si voglia, dove si ratifica solo quello che viene deciso da pochi e nel loro interesse in cambio di qualche briciola.

Poi lo stesso presidente del consiglio fa uscite sui giornali utili solo a mettersi in bella mostra mentre si cerca di soffocare il dibattito pubblico per permettere a sindaci in scadenza al secondo mandato di costruire pastrocchi utili solo alla loro persona e a chi è deciso a trovare una nuova poltrona senza rischiare di dover tornare al lavoro.

Come successo altre volte i cittadini si troveranno il piatto bello e pronto che sarà presentato come unica possibilità, così che la loro chiamata referendaria servirà solo a dare una parvenza democratica a un processo clientelare e moralmente corrotto. Il primo passo è già stato fatto con uno Statuto da padri padroni deciso tra quattro mura in barba ai consigli comunali e ai cittadini che risultano utili solo per votare.

Assordante il silenzio di chi dovrebbe, con spirito critico e principio d’informazione, incalzarli con domande e osservazioni critiche".