Lo spettacolo teatrale “L’isola sconosciuta” è l'evento finale del laboratorio di teatro dell’Its “F. Forti” di Monsummano Terme e andrà in scena giovedì 26 maggio, ore 21 al Teatro “Y. Montand”.

Di seguito le note di regia del prof. Dean David Rosselli, responsabile del progetto.

"Il saggio teatrale in questione conclude il laboratorio di teatro per studenti che l’Istituto “F. Forti” porta avanti ormai da vari anni, consapevole che il Teatro può, e deve, far parte del curriculum formativo delle nuove generazioni quale strumento pedagogico in grado di insegnare ai giovani competenze non solo scolastiche ma umane quali la creatività, la solidarietà, il confronto, la flessibilità, la consapevolezza di sé, la gestione di spazi, distanze, percezioni non solo fisiche ma interiori, abilità che le arti sceniche possono sviluppare e che devono essere incluse in una scuola davvero buona.

Il copione, sviluppatosi attraverso un percorso graduale di vari mesi, è la risultante di un viaggio iniziato con la lettura, l’analisi e lo studio del testo di Josè Saramago “Il racconto dell’Isola sconosciuta”, testo/pretesto che ha ispirato la nascita di un copione e di una messa in scena sperimentali ma anche, e soprattutto, originali.

Ciò a cui il pubblico assisterà è sia una dimostrazione che un percorso è stato affrontato da questi coraggiosi, creativi e consapevoli studenti con allegria, serietà ed impegno (carpendone degli strumenti attoriali di base), sia una riflessione sui temi trattati durante il laboratorio.

Il pubblico di questo evento è chiamato quindi a misurarsi con un semplice ma profondo concetto: quanto riusciamo a vederla questa nostra vita, se non ci allontaniamo mai da essa? La risposta non è netta, non risiede nello spettacolo o nei suoi interpreti, ma c’è, da qualche parte esiste, magari sconosciuta, come l’isola che ognuno porta dentro, ma spesso non vede. Come la generosa capacità di questi adolescenti di mettersi in gioco, di aprirsi, di donare le loro emozioni, sensazioni, suggestioni, affinché sconosciute non siano più, ma note a noi adulti, quali brillanti isole interiori che ognuno di essi porta dentro e che sta a noi cercare, trovare, capire, spronare, sostenere".

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