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Rispondo al lettore che ha pubblicato il suo punto di vista in merito al camioncino dei panini . Io penso che volevano semplicemente dare un servizio alle persone che uscendo dalla discoteca possono avere .....
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MONTECATINI
Ferrovia sopraelevata, ecco il progetto di massima di Rfi: "Una responsabilità storica"

22/7/2016 - 16:55

«Stiamo per vivere una fase storica: da quando c'è la ferrovia, ovvero dal 1859, la città non è mai stata davvero unita. Con la sopraelevata finalmente questo sogno diventerà realtà». Si delineano sempre più gli scenari del raddoppio della ferrovia in sopraelevata sul territorio di Montecatini. Ormai tutta la parte politica è grosso modo concorde nell'aver abbandonato l'ipotesi di raddoppio “a raso”, cioè a livello della sede stradale. I consiglieri comunali di maggioranza hanno voluto fare il punto sulla situazione attuale in una conferenza stampa.


«A raso non si passa, l'abbiamo detto e qui lo ribadiamo - sottolinea Massimo Morini, capogruppo “MontecatineSi” - anche se il lavoro più difficile inizia ora: rendere la sopraelevata realtà».


Entro fine settembre Rfi dovrebbe mandare al Comune due progetti, uno che prevede il raddoppio a raso e uno il raddoppio in sopraelevata. E' allo studio la possibilità di indire un referendum, in concomitanza con quello costituzionale di ottobre, per capire le preferenze dei cittadini tra le due soluzioni.


Nel caso fosse scelto il progetto di raddoppio in sopraelevata, l'andamento della ferrovia andrebbe così: a ovest della stazione di Montecatini – Monsummano (quella di piazza Italia) inizierebbe la rampa in salita verso l'attuale stazione di Montecatini Centro, con le rotaie che si alzerebbero fino a 3/3.5 metri all'altezza di via Tripoli. L'ascesa continuerebbe fino a 4.5 metri all'altezza di via del Salsero per rimanere fino a poco prima dell'ippodromo, dove la linea scenderebbe di circa un metro per raccordarsi all'attuale terrapieno. Ancora non è chiaro come e quanto lunga sarà la parte in sopraelevata e come sarà costruito il viadotto: «Quelli di Rfi sono studi, non ancora progetti: per quelli dobbiamo aspettare fine settembre", sottolinea l'assessore Pazzaglini.


«Un plauso al comitato “Paesaggi Urbani” - sottolinea la consigliera Siliana Biagini - che ha fornito osservazioni costruttive durante tutto il nostro iter. “Montecatini una sola”, invece, non ha fatto altro che sputare veleno sull'operato del Pd e della giunta comunale, esprimendo falsità e denigrando il nostro lavoro. Dovremo capire che più siamo uniti in città e più Rfi dovrà stare a sentire le nostre richieste in fase di progettazione».

 

Polemiche anche verso il disinteressamento delle associazioni degli albergatori: «Durante tutto questo periodo - precisa Biagini - è stato sorprendente il silenzio di tutti gli albergatori e delle altre categorie economiche della città: il raddoppio e la sua progettazione è un qualcosa che coinvolge tutta la città, adesso e negli anni a venire».


«Il raddoppio della ferrovia sarà l'opportunità, dopo secoli, di unire finalmente la città di Montecatini - chiosa Massimo Morini -. Un'opportunità che non dovremo lasciarsi scappare, andando a pensare al rinnovamento urbano che non si fermi solo alle opere inerenti il raddoppio».

 

Ad esempio, come detto da Pietro Rosellini, sarebbe allo studio un possibile spostamento del mercato settimanale sotto la futura sopraelevata ferroviaria e la creazione di nuove piste ciclabili.


«Il raddoppio si farà, e già questa è una responsabilità storica - conclude Morini -. I due anni di sospensione? Tanti, ma pochi se si pensa al progresso che nei decenni porterà il raddoppio della ferrovia e l'eliminazione definitiva dei passaggi a livello».


Non ci resta che attendere la fine delle vacanze estive e i progetti di Rfi in arrivo a settembre: il raddoppio ferroviario sarà senz'altro uno dei temi caldi dell'autunno valdinievolino.

 

di Francesco Storai

 
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27/7/2016 - 11:16

AUTORE:
UGUCCIONE

Gentile MCT, l’invito al “religioso silenzio” che le ho rivolto era in funzione di”….omissis… se non ha idee serie e costruttive da proporre, mi permetto di suggerirle un religioso silenzio…omissis”. Orbene, non mi sembra che lei sia propositivo, costruttivo, con dei progetti in testa che possano far ben valutarne la qualità e la fattibilità, mi sembra che lei si limiti a delle enunciazioni, che sono solo un ottimo esercizio di teoria applicata. Tutto vero quello che lei dice ma, voglia perdonarmi lei mi sembra un po’ in contraddizione in quello che scrive. Prima fa una sequela di considerazioni sulla Pubblica Amministrazione e su quello che avrebbe dovuto fare , invita la stessa ad un “mea culpa”, elenca tutte le mancanze strutturali di un vasto territorio e, posso anche concordare ma, mi scusi, le proposte dove e quali sono, perché di elenchi di cose da fare e non fatte, di errori della P.A., delle inefficienze, della cecità sui piani di sviluppo territoriale, ne sono pieni i giornali e, anche i cittadini. Io vorrei proposte e, su queste potremmo aprire un tavolo di dibattito e, magari, potremmo anche trovarci d’accordo, perché no. Io sono per affrontare un progetto generale sul territorio che, non veda solo la ferrovia anche se oggi, il raddoppio ferroviario è il pezzo più importante da perseguire nel modo meno indolore. Dopo ci saranno altre cose. Mi piacerebbe che lei leggesse la proposta di “PaesaggiUrbani”, troverebbe una proposta complessiva per un nuovo piano urbano ed urbanistico da fare “per gradi” nella nostra città. Non occorre che lei sia d’accordo ma, potrebbe essere. Io non voglio cambiarle il modo di vedere, vorrei sommessamente suggerirle come rendersi utile. Non è pensabile di fare tutto e subito ma, progettare tutto insieme è un obbligo ed è per questo che ho messo la mia firma sul programma del gruppo “PaesaggiUrbani”. La mera elencazione di tutti i mali e di tutti i problemi che ci assillano quotidianamente, non servono, non aiutano, sono deleteri ed atavici. E’ necessario, a mio modesto parere, fare proposte concrete, avere idee e cercare persone con cui condividerle. Anch’io ho girato in lungo ed in largo il pianeta. Di quale paese vuol parlare, mi creda, mi troverà preparato. L’unico continente che non ho visitato è quello Africano ma, mi riprometto non appena in pensione di farlo. Ho visto cose belle, altre brutte, cose funzionali ed altre no ma, oggi, il problema che ho davanti non è in un altro paese, è a Montecatini. Mi scusi se io parto dal piccolo anche se, vedere altri paesi aiuta, allarga la capacità di vedere ed affrontare i problemi. Vuol dirmi come sono fatte le sopraelevate negli Stati Uniti? Dal 10979 ad oggi sono stato negli U.S.A. 87 volte ed ho visitato tutti gli Stati ma, potremmo parlare della Cina, del Brasile ecc. ecc. Serve? Credo di no, quello che abbiamo visto deve solo accrescere il nostro livello culturale ma riportarlo “paro paro” su Montecatini, credo sia impresa ardua, per morfologia del territorio, per i problemi idrogeologici e, in ultimo ma, non certo per importanza, i denari.
UGUCCIONE

26/7/2016 - 12:43

AUTORE:
MCT

Uguccione, purtroppo il “religioso silenzio” a cui lei mi invita è proprio quello che ha portato la maggior parte dei cittadini al completo disinteresse per la cosa pubblica. Questo disinteresse non giova alle decisioni che la PA dovrebbe prendere nell’interesse della collettività fondando la sua forza sull’incondizionato appoggio del cittadino. È palese, qualora esistesse ad oggi un progetto reale e concreto, che tra il raddoppio a raso e la sopraelevata, sia senza ombra di dubbio migliore quest’ultima; ciò che avrei voluto esprimere nel mio precedente messaggio è che si tende ad acclamare un risultato politico (quello dell’ipotetico progetto sopraelevato) quando invece sarebbe meglio fare un grande “mea culpa” per non aver sfruttato un’importantissima occasione di rinnovo urbano (mi riferisco all’interramento…) sferzando tutta la classe dirigente degli ultimi anni che di ferrovia e trasporti pubblici non si sono mai interessati. E non è MAI TROPPO TARDI per tornare indietro.
Una Montecatini senza adeguati collegamenti di trasporto pubblico è una città castrata. Quanto tempo ci vuole per raggiungere l’aeroporto di Pisa con mezzi pubblici dalla nostra cittadina e viceversa? E’ previsto un raddoppio ferroviario tra Lucca e Pisa per collegare il più grande aeroporto toscano con la nostra offerta turistica? Muovere interessi per la collettività, qualunque siano i costi in gioco, è compito anche delle amministrazioni locali. Le faccio un esempio di come i fondi pubblici possono essere spostati dove più aggrada all’amministrazione: la nuova pista di Peretola avrà costi ed impatti enormi sulla collettività a fronte dei benefici in termini di aumento passeggeri; Pistoia e Prato ne risentiranno per inquinamento acustico in primis; ma anche Montecatini ne sarà interessata in quanto TUTTI gli aerei in avvicinamento passeranno sopra la cittadina termale! 150 Milioni di pubbliche tasse andranno in quel progetto. Rendere più appetibile le infrastrutture già esistenti, e mi riferisco a Pisa, collegando il sistema metropolitano Firenze-Pistoia-Lucca-Pisa-Empoli-Firenze con collegamenti rapidi e frequenti direttamente con i porti (Livorno) e gli aeroporti (Pisa e Firenze) sarebbe costato meno e avrebbe reso alla collettività un servizio migliore? Certamente sì. La volontà politica può muovere notevoli finanziamenti.
Mi rendo conto che non avendo ancora toccato con mano il progetto sopraelevata è prematuro muovere critiche troppo spinte. Quello di cui invece mi sento di portare avanti è il fatto che avendo girato in lungo ed in largo il Pianeta mi viene spontaneo muovere critiche proattive alla nostra situazione. Tutto qua, ho semplicemente detto che molto probabilmente il resto del mondo civile avrebbe finanziato a tutti i costi un intervento di interramento e che le sopraelevate ferroviarie (non le monorotaie ma ben due sedi ferroviarie!) sono concettualmente obsolete, dimensionalmente troppo ingombranti e potenzialmente problematiche.

25/7/2016 - 9:18

AUTORE:
UGUCCIONE

Giusto qualche riga per commentare senza astio e senza polemica quanto scritto da MCT. Si, gentile lettore, proprio nell’anno 2016, seppur tardivamente nei confronti delle necessità temporali della scelta, io e, mi pare non solo io ma, tanti altri come me, pensano alla “sopraelevata”, magari non come timidamente proposta da RFI ma, ci pensano, anzi ci sperano e come. Non solo, mi batterò e ci batteremo affinché un sogno divenga realtà. Lei giustamente pensa ad un possibile degrado qualora si realizzasse la sopraelevata, io invece penso al degrado attuale ed a quello che si creerebbe qualora al posto di una sopraelevata si erigesse un muro, tipo quello di Berlino, se lo ricorda? Ecco io sono stato felice dell’abbattimento di quel muro come sarò felice qualora la città riesca a scongiurare la stessa tipologia di divisione cittadina che inevitabilmente si metterebbe in essere con il passaggio a raso. Anch’io avrei preferito l’interramento ma, purtroppo, i tempi, la situazione idrogeologica ed il denaro, hanno fatto si che quel progetto non sia realizzabile e quindi non nascondiamoci di fronte all’evidenza, oggi sono possibili solo due soluzioni, il raddoppio “a raso” o il raddoppio “in sopraelevata” scelga. Ciò detto, sen lei però, avesse un progetto risolutivo che elimini i problemi lamentati, lo mostri, in me troverà un alleato e, sicuramente non sarei solo. Diversamente caro concittadino, stia con i piedi per terra e, nei limiti del possibile, cerchi di contribuire fattivamente con idee che costruiscono e non distruggono un’opera che, qualora si riesca a realizzarla, costituirà un fatto epocale per la città. Quantomeno, aiuterà a non avere una città divisa, oppure lei è per il muro di Berlino. Rifletta e, se non ha idee serie e costruttive da proporre, mi permetto di suggerirle un religioso silenzio ma, essendo in piena democrazia lei è libero di dar sfogo a tutti i suoi istinti, chi la legge, trarrà le sue conclusioni.
UGUCCIONE

24/7/2016 - 20:17

AUTORE:
MCT

È incredibile che ancora oggi, nel 2016, si possa pensare al raddoppio ferroviario sopraelevato. Nel resto del mondo stanno proprio eliminando e riqualificando questi spazi in quanto terreno fertile per il pullulare di micricriminalità e senzatetto. Pensate veramente che sotto ai binari cresceranno fiori e piste ciclabili? Cerchiamo di non peggiorare una situazione che purtroppo ha giá per molti aspetti superato il punto di non ritorno. E non mi venite a parlare che l'interramento costi troppo. Se solo ci fosse stato un vero e chiaro interesse a perseguire quanto era già stato progettato anni orsono l'interramento ed il raddoppio sarebbe già cosa fatta. La miopia e la scarsa volontà hanno fatto il resto, purtroppo.

24/7/2016 - 11:28

AUTORE:
UGUCCIONE

Ripartiamo dalla Conferenza stampa di alcuni Consiglieri. Ben fanno secondo me a far risaltare un successo di “TUTTO IL CONSIGLIO” e non solo della maggioranza, questo per onestà e correttezza. E’ sta una decisione importantissima a cui ora va aggiunto il 90% dell’opera perché con la decisione del Consiglio non è che siamo sicuri del “NO AL RASO”, ora la partita, si complicherà, altri giocatori entreranno in campo ed il risultato finale è tutto meno che scontato. Ciò detto, ritengo che la “bacchettata” benevola che la consigliera Biagini ha dato agli albergatori termali, sia stata corretta e, se mi è possibile dire, sino troppo leggera. Avrei sicuramente detto di peggio ma, io sono io e la consigliera Biagini non è me. Gli albergatori e le loro rappresentanze sindacali non hanno “messo bocca” sul tema del raddoppio forse pensando, secondo me erroneamente, che la cosa non li riguardi. Cecità, pura cecità e incapacità anche di fare i propri interessi. Il problema del raddoppio a raso, non è importante solo per la zona “sottoverga” ma, anche per gli albergatori che, sempre pronti a lamentarsi per il calo delle presenze, in questo tutelati dal Consigliere baroncini che come un “Riccardo Cuor Di Leone”, li protegge e li salvaguardia, l’importante per lui è poter parlar male di questa Amministrazione che, sicuramente ha fatto scelte sbagliate ma, ora trattasi di altra cosa. Gli albergatori e le loro associazioni, dovrebbero ben ocularmente osservare ciò che accadrebbe alla sopraverga ed alla situazione urbana che si verrebbe a creare con il “Raddoppio A Raso”. Nessun consiglio per loro, solo l’invito a sforzare le meningi e cercare di capire. Sono certo che dopo averlo fatto, correrebbero come lepri a prendere una, seppur tardiva, posizione. Non elemosinate sempre i soldi all’Amministrazione sul “giochino” della tassa di soggiorno: NON SONO SOLDI VOSTRI MA, DELLA COMUNITA’ e, non potete essere voi a decidere cosa farne, ovviamente in tutela di quanto previsto dalle leggi vigenti. Se il raddoppio dovesse essere a raso, l’unica magra, magrissima consolazione sarà quella di poter dire che gli Albergatori non avevano capito e, la cosa che veramente mi rattrista, saranno i tanti posti di lavoro che si perderanno in Città. Più forza con la bacchetta quando la usa con gli albergatori, non abbia paura di fargli male, hanno la pelle dura.
UGUCCIONE

24/7/2016 - 11:07

AUTORE:
UGUCCIONE

Scusate se mi intrometto ma, leggo sgomento per la situazione di “indecisione” del Consiglio Comunale e del Sindaco di Pieve a Nievole, degli assessori non parlo poiché mi sembra che siano assenti dalla scena da sempre. Leggo invece attenzione sull’operato del Consiglio Comunale e della maggioranza di Montecatini Terme. In effetti questa disparità di “comportamento” penalizza Pieve a Nievole e, onestamente non se ne comprende il motivo. Il Comitato di Pieve si sta facendo in quattro per “proporre soluzioni” e per sensibilizzare i cittadini ma, non riesce ad ottenere un chiarimento sulla posizione dell’Amministrazione. Triste situazione questa; l’incapacità, l’indolenza, la paura della Sindaco Diolaiuti, si tramutano i “danno e beffa” per cittadini Pievarini. Che male hanno fatto questi cittadini per non meritare risposte. Secondo la Sindaca, il Comitato dovrebbe solo tacere e non porsi problemi e, soprattutto non proporre soluzioni perché così si evidenzia l’incapacità e la paura dell’Amministrazione nello “scegliere” cosa vuole? Le scelte purtroppo non sono molte, solo due: “raddoppio a raso” o “raddoppio in sopraelevata”. La seconda scelta purtroppo, denuncerebbe un errore della passata Amministrazione Pievarina ma, onestamente l’attuale Sindaca di ciò non può essere incolpata a patto che, prenda il coraggio e dica alla città che la Giunta passata ha commesso un errore e che lei, a questo errore cercherà di rimediare diversamente sarà correa dello scempio. Questo è possibile se si vuol dare un nuovo volto alla città ed aprire una discussione di merito sull’assetto urbano della stessa. Diversamente ci si comporta come la Sindaca fa adesso: qualche piccolo proclama senza indicare la strada che l’Amministrazione vuole intraprendere e infilare la testa nella sabbia, come uno struzzo e, attendere il cataclisma a cui i Pievarini dovranno accondiscendere seppure “obtorto collo”. L’alternativa è l’occupazione pacifica, ovviamente, del palazzo Comunale, senza trascendere ma, a significare che il Palazzo Comunale non è la sede della Sindaca ma, la sede dei cittadini. Questa una possibilità ma, se ciò non smuovesse la Sindaca dalla sua apatia nei confronti del problema, si dovrebbe passare a soluzioni diverse nei confronti dell’Amministrazione. In ultimo anche quella che ogni cittadino scriva una lettera alla Sindaca chiedendo qual è la posizione sul raddoppio. Una lettera ciascun cittadino, “protocollata” e non inviata. Credo che la Sindaca dovrà rispondere o, dare le dimissioni per l’incapacità di dare risposte alla città. Veda lei cosa vuole e, lo faccia sapere. Sono contento per le scelte della città termale e faccio gli auguri ai Pievarini che, non si meritano dall’Amministrazione un simile trattamento.
UGUCCIONE

23/7/2016 - 16:46

AUTORE:
Lello

Il passaggio a livello della Pieve resta o è superato in sopraelevata? Nell'articolo si parla solo di Montecatini.

23/7/2016 - 15:53

AUTORE:
mANOLAm.

Il dibattito sui due progetti di raddoppio della ferrovia merita lo sviluppo dovuto in consiglio comunale a Montecatini.
Credo, però, se mi posso permettere, che sia riduttivo, perché si tratta di un'opera strategica per tutta la Valdinievole da sottoporre almeno alla Conferenza dei sindaci.
Lo stesso vale per l'eventuale referendum che va ben capito e spiegato ai cittadini nei suoi effetti se vincolanti o meno, affinchè non funga da specchio per le allodole ,tanto per prendere tempo!.

23/7/2016 - 15:23

AUTORE:
da Pieve

Ho letto di questa conferenza stampa anche su altre testate. Certo che siamo messi proprio male a Pieve se i consiglieri di Montecatini devono accollarsi anche il disperato tentativo di salvare Pieve dallo scempio del raddoppio a raso.
Ma c'è un consiglio, un'amministrazione a Pieve? c'è qualcuno? Se ci siete battente un colpo. No, perchè a parte il gabbione e le serate con i pipistrelli, dovreste anche amministrare la città ....