Che la la Valdinievole non sia un'oasi felice per quanto riguarda episodi e sofferenze di bullismo al maschile e al femminile lo confermano i dati ufficiali snocciolati dal dottor Leonardo Magnani all'apertura del convegno organizzato all'Asvalt sabato pomeriggio, subito dopo il saluto del presidente della "casa della prevenzione" Arnaldo Pieri , presentando i relatori. «Nel 2015 la popolazione giovanile della Toscana, e cioè dai 14 ai 19 anni – ha detto Magnani – il bullismo con le sue prepotenze è salito ben al 19%, mentre nella provincia di Pistoia è ancorato oltre il 20%.La vecchia ASL conferma il trend in aumento in Valdinievole con i maschi al 19% e le femmine ferme all'8%». Numeri e dati che fanno riflettere se non allarmare con storie e fenomeni sociali dai contorni ben precisi. E che, in quanto tali, rendono urgente una minuziosa strategia per contrastare le violenze anche a fil di rete. Bullismo e cyberbullismo vanno a braccetto insieme. Tormenta giovanissimi, giovani e meno giovani, aiutato dalla velocità di propagazione dei contenuti online. Internet, com'è ovvio non risponde responsabilmente, anche se è in grado di generare un eco mai visto nella storia. Anna Massi psicologa e esperta di problematiche riconducibili al bullismo e al cyberbullismo ha messo l'accento non solo sulla fragilità dei giovani non preparati alle difficoltà della vita ma anche alla famiglia, primo nucleo di formazione dell'individuo e alla fragilità di quest'ultima che rifiuta l'eventualità di vedere i propri figli in difficoltà e li "protegge" nuocendo loro, fino sulla soglia degli ..."anta". Il presidente della commissione consiliare sociale Simone Gagliardi ha presentato il progetto del giovane Thomas Bottaini, finanziato con il progetto My Time for Montecatini, che prevede una serie di incontri nelle scuole.